Pdl: escludere le liste sarebbe un grave vulnus politico
Danneggiati senza fondamento. Radicali agenti provocatori
ROMA - «Escludere dalla competizione elettorale la lista del partito di maggioranza relativa, danneggiata da decisioni senza fondamento, rappresenterebbe un fatto senza precedenti e provocherebbe un grave vulnus di carattere politico». Così i coordinatori nazionali del Pdl, Ignazio La Russa, Sandro Bondi e Denis Verdini, intervengono con una nota sulla questione delle liste a rischio esclusione.
In particolare, viene considerato «strano» come gli episodi che riguardano il partito si stiano verificando nelle due principali città a fronte del fatto che «in occasione delle elezioni del 28 e 29 marzo, il coordinamento nazionale del Pdl ha predisposto liste e listini per 13 regioni e 80 province, in vigenza di ben 7 leggi elettorali diverse, trasmettendo in tempo utile le liste ratificate a tutti i 13 coordinamenti regionali e, conseguentemente, a tutti gli 80 coordinamenti provinciali interessati».
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