4 maggio 2024
Aggiornato 04:30
Politiche per l'immigrazione

Fini: subito la cittadinanza ai nati in Italia da immigrati

«Per gli adulti si vedrà, non mettiamo troppa carne al fuoco...»

ROMA - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, rilancia il tema della cittadinanza agli immigrati mettendo l'accento però soprattutto sui minori nati in Italia da genitori stranieri o arrivati nel nostro paese molto piccoli mentre si mostra più prudente rispetto alla cittadinanza breve per gli adulti.

Incontrando i ragazzi nati nell'89, ammette che il «tema della cittadinanza è complicato: la questione va inquadrata partendo dai più giovani, cioè da coloro che nascono in Italia e hanno genitori di un'altra nazionalità o che sono venuti in Italia da piccoli» perché «quei ragazzi dopo qualche tempo si sentono italiani. È un errore aspettare che compiano i 18 anni».

RAGIONARE SULLA CITTADINANZA - Quindi, secondo Fini, bisogna «ragionare sulla cittadinanza per chi nasce e chi viene qui da piccolissimo è un elementare esercizio di civiltà» ma solo dopo bisognerà «affrontare la questione degli adulti. Ora non mettiamo troppa carne al fuoco...».
«O siamo del tutto obnubilati e prigionieri di una valutazione sbagliata e superficiale secondo cui oggi ci sono gli immigrati perché la società ne ha bisogno o basta conoscere un po' di storia per sapere che prima o poi mettono radici: è inevitabile che i ragazzi nati qui siano esattamente come i nostri figli», ha concluso Fini.