8 maggio 2024
Aggiornato 18:30
Elezioni regionali

Berlusconi «scende» in campo: Casini? Vinco anche senza

«Quando si allea con noi sembra che lo faccia turandosi il naso». In Campania verso Caldoro. In Puglia prende quota la Poli Bortone

ROMA - La pratica sarà chiusa ufficialmente mercoledì prossimo quando si riunirà l'Ufficio di presidenza del Pdl. Ma in queste ore il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha preso in mano la situazione 'regionali' per definire le ultime due candidature-chiave: quelle di Campania e Puglia. Nota dolens resta il rapporto con l'Udc di Casini e quella politica dei due forni di cui ieri Berlusconi si è lamentato con Gianfranco Fini.

«Casini - avrebbe detto oggi - mi massacra, di me parla male. Quando si allea con noi sembra che lo faccia turandosi il naso, quando lo fa con il Pd pare convinto. Perché mi devo alleare? Noi siamo pur sempre il primo partito d'Italia». In mattinata, il premier ha incontrato Nicola Cosentino. Al termine il sottosegretario all'Economia si è definitivamente chiamato fuori dalla corsa elettorale campana.

Più intricata la situazione in Puglia. Ufficialmente in campo restano quattro candidati: Rocco Palese e Antonio Di Staso che ieri, insieme al ministro degli Affari Regionali Raffaele Fitto, hanno incontrato il premier, il magistrato antiterrorismo Stefano D'Ambruoso, ma anche Adriana Poli Bortone.

Da qualche giorno Berlusconi ha preso in mano la pratica e sta valutando la situazione. Un ex Fi godrebbe certo di maggiori favori interni rispetto alla Poli Bortone che, tra l'altro, sconta ancora attriti con i suoi ex colleghi di partito di Alleanza nazionale. Ma la senatrice gode di buoni sondaggi. «E Berlusconi - spiega un alto dirigente Pdl - non guarda tanto alle beghe interne quanto all possibilità di vincere».

Ai cronisti che lo interrogano su Casini all'uscita di un negozio di antiquariato nel centro di Roma, il Cavaliere si limita a rispondere: «Lo sapete bene...». Ma con chi gli ha parlato in privato è stato meno diplomatico. A chi gli ha fatto presente che i centristi da soli 'valgono' l'8-9%, Berlusconi ha replicato che alleandosi con la sinistra scendono intorno al 5% perché molti elettori «non lo seguirebbero». Ma soprattutto il premier sarebbe sbottato per le critiche del leader Udc.

Nella mattinata, comunque, il presidente del Consiglio ha anche incontrato la candidata del Pdl nel Lazio, Renata Polverini, sostenuta dall'Udc, alla quale ha assicurato che «si impegnerà in prima persona in campagna elettorale a sostegno di tutti i candidati del centrodestra».