20 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Per arrivare a 80mila posti

Alfano: oggi il piano carceri

Sono stai 71 i suicidi in cella l'anno scorso. Il piano inoltre prevederà anche delle sanzioni alternative

ROMA - Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, presenterà oggi in Consiglio dei ministri un piano carceri che porti i posti per i detenuti negli istituti di pena italiani a 80mila. Lo ha detto lo stesso Guardasigilli intervenendo in Aula alla Camera. .

La strada che stiamo seguendo - ha detto Alfano - è quello di un piano di edilizia carceraria: nei 18 mesi trascorsi al governo infatti sono stati creati 1600 nuovi posti negli istituti di pena, un numero analogo a quelli aperti nei dieci anni precedenti. Domattina presenterò in Consiglio dei Ministri un piano carceri che partendo dallo stato di emergenza preveda un piano di edilizia giudiziaria che porti a 80mila posti nelle carceri italiane». Il piano inoltre prevederà anche delle sanzioni alternative e «l'assunzione di 2000 nuovi agenti di polizia penitenziaria».

Sovraffollamento, suicidi, spazi ridotti. La crisi delle carceri italiane è anche nei numeri. Sono 64.910 i detenuti in tutta Italia, secondo i dati del Dap al 30 dicembre, di cui 24.112 stranieri e 2.755 donne. La regione con il maggior numero di detenuti è la Lombardia con 8.813, poi Sicilia (7.615), Campania (7.589) e Lazio (5.835). In quest'ultima regione sono reclusi 5.419 uomini e 416 donne), oltre 1.200 in più rispetto alla capienza regolamentare degli istituti della regione dichiarata dal Dap, pari a 4.619 posti.

Annus terribilis per le morti in carcere. I detenuti morti lo scorso anno sono in complesso 173. Sono 71 i suicidi registrati nel 2009, cifra che supera la precedente soglia massima di 69, fatta registrare nel 2001. I sindacati di polizia penitenziaria denunciano condizioni disumane, con detenuti costretti a vivere in spazi ridottissimi. In dieci anni sono morte in carcere 1.560 persone, con 558 che si sono tolte la vita. Negli anni '60, i suicidi in carcere erano 3 volte meno frequenti di oggi, i tentativi di suicidio addirittura 15 volte meno frequenti.