«No allo sfruttamento, rispettare le persone»
Il Papa all'Angelus: «sono esseri umani come tutti. E Dio ama loro come ama me»
CITTÀ DEL VATICANO - «Ogni migrato è un essere umano. Occorre rispettarli, così come vanno rispettati i diritti e doveri di tutti». Monito di Papa Benedetto XVI sul tema dell'immigrazione e sui fatti di Rosarno.
«No allo sfruttamento» - «Due fatti hanno attirato in modo particolare la mia attenzione in questi ultimi giorni - ha detto il Pontefice dopo l'Angelus in piazza San Pietro - in primo luogo il caso della condizione dei migranti che cercano una condizione migliore in paesi che hanno bisogno e le situazioni conflittuali in varie parti del mondo, in cui i cristiani sono oggetti di attacchi spesso anche violenti. Bisogna ripartire dal cuore del problema - ha aggiunto Benedetto XVI - ogni migrato è un essere umano, differente da cultura, religione e storia, ma pur sempre una persona da rispettare, con diritti-doveri da rispettare. È facile la tentazione dello sfruttamento».
Il Papa ha condannato anche la violenza. «La violenza non sia mai, per nessuno - ha detto - la via per risolvere le difficoltà. Il problema è anzitutto è umano. Invito a guardare il volto dell'altro, e ha scoprire che egli ha un animo, una storia e che Dio lo ama, come ama me».
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