24 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Omicidio Meredith

Iniziato appello a Guede: «La mia colpa è di non averla salvata»

Seduta a porte aperte, «non l'ho uccisa nè violentata»

PERUGIA - «Non ho ucciso né violentato Meredith Kercher». Con questa premessa l'ivoriano Rudy Guede, già condannato a 30 anni dal Gup Paolo Micheli per l`omicidio di Meredith Kercher, ha aperto il processo in Corte d`Appello a Perugia. Un grado di giudizio che questa mattina la Corte d`Assise ha deciso di svolgere a porte aperte, accogliendo la richiesta della difesa che «vuole mostrare all`opinione pubblica la verità sulla morte della ragazza inglese».

Guede, nelle sue dichiarazioni spontanee, ha lanciato un messaggio alla famiglia Kercher. rivolgendosi direttamente all`avvocato Francesco Maresca: «Non sono quello che ha tolto la vita alla loro figliola. L`unica cosa della quale la mia coscienza deve rispondere e per la quale nessun tribunale potrà assolvermi è quella di non aver fatto tutto il possibile per tentare di salvare Metz». Una linea di comportamento dell`ivoriano che era stata già annunciata dagli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile.