28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Summit delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico

Papa: «Basta uso egoistico risorse, terra dono prezioso»

Videomessaggio Benedetto XVI alle Nazioni Unite a difesa Ambiente: «Urgente necessità morale di una rinnovata solidarietà»

Città del Vaticano - Videomessaggio del Papa al Summit delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico. «La terra è dono prezioso del Creatore - afferma Benedetto XVI - il quale ne ha disegnato gli ordinamenti intrinseci, dandoci così i segnali orientativi a cui attenerci come amministratori della sua creazione. E' proprio a partire da questa consapevolezza, che la Chiesa considera le questioni legate all'ambiente e alla sua salvaguardia intimamente connesse con il tema dello sviluppo umano integrale».

Ratzinger richiama la sua ultima Enciclica Caritas in veritate, nella quale ha messo in evidenza «l'urgente necessità morale di una rinnovata solidarietà, non solo nei rapporti tra i Paesi, ma anche tra i singoli uomini, poiché l'ambiente naturale è dato da Dio per tutti, e il suo uso comporta una nostra personale responsabilità verso l'intera umanità, in particolare verso i poveri e le generazioni future».

In tal senso, «la Chiesa non solo è impegnata a promuovere la difesa della terra, dell'acqua e dell'aria, donate dal Creatore a tutti, ma soprattutto si adopera per proteggere l`uomo contro la distruzione di se stesso. Infatti, quando l'ecologia umana' è rispettata dentro la società, anche l'ecologia ambientale ne trae beneficio. Non è forse vero - osserva Benedetto XVI - che l'uso sconsiderato della creazione inizia laddove Dio è emarginato o addirittura se ne nega l'esistenza? Se viene meno il rapporto della creatura umana con il Creatore, la materia è ridotta a possesso egoistico, l'uomo ne diventa 'l'ultima istanza' e lo scopo dell'esistenza si riduce ad essere un'affannata corsa a possedere il più possibile».

«Il creato, materia strutturata in modo intelligente da Dio - ribadisce il Pontefice - è affidato dunque alla responsabilità dell'uomo, il quale è in grado di interpretarlo e di rimodellarlo attivamente, senza considerarsene padrone assoluto. L'uomo è chiamato piuttosto ad esercitare un governo responsabile per custodirlo, metterlo a profitto e coltivarlo, trovando le risorse necessarie per una esistenza dignitosa di tutti. Con l'aiuto della stessa natura e con l'impegno del proprio lavoro e della propria inventiva - sottolinea - l'umanità è veramente in grado di assolvere al grave dovere di consegnare alle nuove generazioni una terra che anch'esse, a loro volta, potranno abitare degnamente e coltivare ulteriormente».