28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Gay: interviene il Ministro

Petardi fan salire febbre omofobia, Carfagna: «punire barbarie»

Pm Roma apre fascicolo sull'aggressione. Carabinieri al lavoro

ROMA - «Bisogna punire i colpevoli di questo gesto inaccettabile e frutto di un clima di raccapricciante emulazione». Lo spiega la Carfagna, ministro per le pari opportunità, dopo l'ennesimo episodio di omofobia a Roma, dove la scorsa notte sono stati lancia dei petardi nella 'Gay Street'. Ennesimo caso di omofobia in una estate che nella Capitale, ma anche in altre città, ha visto una escalation di aggressioni a persone omosessuali.

Dopo Ferragosto c'è stato il ferimento di due omosex fuori dal Gay Village di Roma. Poi i due turisti cacciati da un albergo di Rimini. Il cantante picchiato sempre all'ombra del Cupolone. I due fidanzati oggetto di un manipolo di delinquenti al centro di Napoli. Il tentativo di incendio di una discoteca. «Questo clima di emulazione va fermato con una presa di coscienza collettiva - ha continuato il ministro Carfagna - che condanni l'intolleranza inaccettabile che sembra emergere nelle nostre città. Tutte le forme di violenza sono da condannare duramente, quando poi sono motivate da ragione di discriminazione sessuale o per motivi razziali, si tratta di atti di vera e propria barbarie, che non possono essere giustificati in alcun modo».

Gli inquirenti della Procura di Roma hanno aperto un nuovo fascicolo d'inchiesta. Responsabili degli accertamenti, riguardo quanto avvenuto alla 'Gay Strett', sono i carabinieri della compagnia di piazza Dante. Gli investigatori, in queste ore, stanno ricostruendo la dinamica di quello che è accaduto. E secondo quanto si è appreso, dopo aver ascoltato numerose persone, sono emersi tre testimoni «oculari, attendibili e coerenti» che hanno riferito di due giovani italiani, tra i 20 ed i 30 anni, con accento romano, che si sono avvicinati a piedi e hanno esploso a terra due petardi, del tipo denominato 'fischioni'. Ufficialmente non risulta inoltre che alcuno si si sia rivolto agli ospedali. A questo punto i militari sono impegnati nelle identificazione dei responsabili.

«Tutto quanto sta avvenendo è il risultato di un permessivismo verso l'esclusione dell'altro sempre più pericoloso. Ogni rapporto è sempre più basato, in Italia, sul concetto di paura: e così dopo le botte all'immigrato si è passati all'omosessuale. Nessuna sorpresa quindi». Leo Gullotta, da Venezia, dove è impegnato nella presentazione del film 'Baaria' di Giuseppe Tornatore, non ha dubbi. «Occorre una legge, serve una presa di posizione forte - ha continuato Gullotta - Siamo arrivati ad un punto ormai, in cui questi fatti non possono esser più trascurati. Sono senza parole per dover ragionare su queste cose nel 2009». Gullotta, autorevole rappresentante della comunità arcobaleno, che con coraggio negli anni scorsi ha fatto outing, spiega: «La civiltà di un popolo si misura anche con il grado di libertà concesso a quello che una persona vuole o desidera fare, rispetto al proprio colore della pelle, alla religione professata, alle scelte in materia sessuale».

«L'omofobia è un reato orribile - sottolinea Gullotta - E' impensabile che un cittadino non possano esser libero». La comunità gay, intanto, è in fermento. Su internet, nei forum di discussione, nelle pagine web punto di riferimento, si leggono messaggi indignati, aspri, rispetto ala situazione. Questa sera, intanto, è previsto un presidio nella zona di San Giovanni, poco distante dal luogo dell'aggressione. Il 4 settembre è in programma poi la fiaccolata organizzata dalla Provincia ed a cui hanno aderito la Regione e tutte le associazioni, i circoli. Il Comune, intanto, ha varato una serie di misure di sicurezza per proteggere l'area. E' prevista una 'mini ztl', con installazione di fioriere su tutti i marciapiedi circostanti per evitare la sosta delle auto; spostamento dei cassonetti; ampliamento dei marciapiedi con l'estensione del progetto già redatto dall'ufficio città storica. Inoltre sarà aumentata la vigilanza della polizia municipale e d'accordo con gli esercenti dei locali della zona, sarà organizzato un servizio di vigilanza privata.