6 maggio 2024
Aggiornato 06:00
Secondo le associazioni è una situazione di emergenza

Aggressioni e incidenti, l'estate difficile degli omosex

Lillo Di Mauro: «Approvare subito legge contro l'omofobia»

ROMA - C'è chi mentre si bacia o passeggia viene aggredito, chi viene cacciato dal condominio dove abita, chi rischia di finire bruciato per essere andato a ballare. E' una estate difficile per gli omosessuali. Dopo gli episodi avvenuti negli ultimi giorni la comunità arcobaleno chiede a gran voce l'approvazione, alla ripresa dell'attività del Parlamento, delle legge contro l'omofobia. Gay e lesbiche affollano gli spazi di discussione sul web, sottolineano che si è in una situazione di emergenza, attraverso le associazioni ed i circoli di riferimento.

I due ragazzi feriti a Roma da un uomo che si faceva chiamare Svastichella, i giovani picchiati nel centro di Napoli, la coppia cacciata dal proprio condominio a Rimini, o tutta un'altra serie di fatti avvenuti in Campania, tra luglio e agosto, sono i punti di domanda forniti dalla cronaca. Ed anche se non ci sono elementi certi per confermare il movente omofobo rispetto al tentato attentato incendiario ai danni della discoteca romana, in via di Portonaccio, che ospita le serate del Muccassassina, la tensione resta alta.

«Il problema è che i politici, di destra e di sinistra, negli ultimi anni, hanno parlato a sproposito», dice Lillo di Mauro, per anni presidente della Consulta permanente del comune di Roma per i problemi penitenziari. Di Mauro, che è omosessuale, è stato intervistato insieme con il suo compagno, nell'ambito del film 'L'amore e basta', di Stefano Consiglio, in programma al festival di Venezia il 4 settembre prossimo. Nella pellicola, prodotta dalla Lucky Red, vengono raccolte le testimonianze di 9 coppie gay e lesbiche europee. «Per l'Italia, come uomini, hanno scelto noi», spiega Di Mauro.

«A mio parere, negli ultimi anni, una serie di episodi si stanno acuendo, anche a causa di alcune prese di posizione di esponenti politici - continua - che hanno alimentato, in qualche modo armato la mano delle persone meno avvertite, più suggestionabili dagli slogan, che si fanno travolgere dalla confusione». Di Mauro poi sottolinea: «Io vivo in un piccolo paese, fuori Roma, con il mio compagno, da 25 anni, e non abbiamo mai avuto problemi. Però le aggressioni, le botte, la comunità gay, sa cosa significano da molto tempo».

«Ciò che è necessario, comunque, è la pronta approvazione della proposta di legge che punisce con maggior vigore i crimini dovuti ad omofobia - ribadisce Di Mauro - I politici, di tutte le parti politiche, negli ultimi tempi hanno mandato messaggi contraddittori. Spero che presto si abbia il coraggio di affrontare quelle che sono esigenze sociali non di una parte, ma di un mondo vasto».

Perché hai scelto di partecipare al film di Consiglio? «Perché si sottolinea la normalità dell'amore tra due persone dello stesso sesso. Senza accenti particolari», continua Di Mauro. Il coraggio della normalità, insomma, che porta anche fortuna. Come al Gay village, che ha deciso di prorogare la manifestazione sino al prossimo 12 settembre, visto il grande successo di pubblico.