28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Napolitano: «Continui riflessione»

Strage Bologna, Bondi fischiato

Ministro interrompe il suo intervento: «Segno di odio politico»

BOLOGNA - Ventinovesimo anniversario della strage di Bologna. E mentre il Presidente della Repubblica esorta a non dimenticare e a continuare la riflessione su quella «stagione di folle violenza terroristica»,il ministro Sandro Bondi, rappresentante del governo alla cerimonia di commemorazione, è stato contestato e fischiato dalla folla, al grido di Buffone.

Quella strage - scrive il Presidente nel suo messaggio alle famiglie delle vittime - come altre che hanno dolorosamente segnato la vita della Nazione in quei tragici anni - fu frutto di una stagione di folle violenza terroristica che non deve essere dimenticata. Su di essa è necessario che prosegua una riflessione collettiva». Ottantacinque persone morirono nell'attentato alla stazione di Bologna, il 2 agosto 1980.

Oggi, come ormai consuetudine nel giorno dell'anniversario, il rappresentante del Governo alla cerimonia è stato fischiato e contestato dalla folla. «Buffone», hanno urlato a più riprese al ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Sandro Bondi, che ha dovuto quindi interrompere il suo intervento sul palco del piazzale della stazione dei treni.

Bondi prima ha tentato di proseguire il suo intervento, ma dopo circa cinque minuti, data l'insistenza dei fischi e delle urla è sceso dal palco. «Quelli che hanno fischiato - ha commentato - hanno umiliato il significato più profondo di questa celebrazione, che ha un significato in quanto siamo tutti qui riuniti per difendere i valori della democrazia e per ricordare una pagina tragica e sanguinosa della nostra democrazia».

Secondo il ministro, le contestazioni sono «il segno che l'odio politico ed ideologico è ancora più profondo nel nostro paese».