26 aprile 2025
Aggiornato 13:30
Anniversario strage di Bologna

Napolitano: «Dare risposta a anelito di verità»

Messaggio all'associazione dei familiari delle vittime: «La strage è stata frutto di una stagione di intolleranza e di violenze che non può essere dimenticata». Grasso: «Non si fermi mai la ricerca della verità». Boldrini: «Impegno per trasparenza e verità».

ROMA - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al presidente della Associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi, un messaggio in cui chiede che al «ricordo» si accompagni «una esauriente risposta all'anelito di verità».

«A trentaquattro anni dalla strage consumata alla stazione di Bologna - afferma il capo dello Stato - il mio pensiero partecipe e commosso va alle ottantacinque vittime, agli oltre duecento feriti, segnati dall'orrore di quella mattina, e all' incancellabile dolore dei loro famigliari».

«La strage - sottolinea - è stata frutto di una stagione di intolleranza e di violenze che non può essere dimenticata. Merita pertanto gratitudine e apprezzamento l'impegno civile dell'Associazione da lei presieduta, che persegue una riflessione costante su quel barbaro attentato, invocando un compiuto accertamento degli aspetti non ancora chiariti. Al perpetuarsi del ricordo di quei tragici eventi anche da parte delle generazioni che non li hanno vissuti deve infatti accompagnarsi una esauriente risposta all'anelito di verità che accomuna i familiari e l'intero Paese».

«Con questo spirito, esprimo a lei, illustre presidente, ai feriti e a tutti i famigliari delle vittime - conclude Napolitano - la mia affettuosa vicinanza e i sentimenti di partecipe solidarietà di tutta la Nazione».

Grasso: Non si fermi mai la ricerca della verità - In occasione del XXXIV anniversario della strage di Bologna il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha scritto al presidente del Comitato di Solidarietà alle vittime delle stragi per esprimere, anche a nome del Senato la «commossa vicinanza e il profondo cordoglio ai familiari delle vittime e alla città di Bologna per quella pagina buia della storia del nostro Paese».

«Nonostante il passaggio inesorabile del tempo - aggiunge il presidente Grasso - costituisce un nostro preciso imperativo morale mantenere vivo il ricordo di questo giorno, non solo per rendere omaggio a persone innocenti che, per mano di una violenza cieca ed insensata, sono state strappate alla vita e agli affetti, ma, soprattutto, per alimentare la memoria della nostra storia specialmente tra le nuove generazioni, per ribadire quanto sia necessario l'impegno costante di tutti, nella lotta contro ogni forma destabilizzante le basi democratiche e rappresentative del nostro essere uno Stato di diritto».

«Con la speranza e l'impegno che non ci si fermi mai nella ricerca della verità - conclude - e che simili e terrificanti eventi non abbiano più a verificarsi, esprimo a tutti i partecipanti la mia sentita partecipazione alla cerimonia commemorativa».

Boldrini: impegno per trasparenza e verità - «'In favore del diritto alla verità che spetta ad ogni cittadino si è registrata una svolta storica, un taglio netto con le passate omertà e le opacità di Stato. E' iniziato un cambiamento perseguito e atteso da anni'. Sono parole di Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari vittime della strage del 2 agosto. L'anno scorso ero con lui e tanti altri, nella piazza della stazione di Bologna, per la cerimonia di commemorazione delle vittime della terribile esplosione che nel 1980 spezzò la vita di 85 persone e ne ferì altre 200». Lo scrive la presidente della Camera, Laura Boldrini, sul suo profilo Facebook.

«Non era facile per me appena eletta alla presidenza della Camera, rappresentare - aggiunge - quelle istituzioni che non sempre erano state in grado di rispondere alla richieste di verità e giustizia. Ricordo ancora l'emozione di essere su quel palco, così come la calorosa accoglienza. Quel giorno ho ribadito il mio impegno alla massima trasparenza».

«Fin dall'inizio della legislatura - sottolinea Boldrini - la Camera ha deciso di togliere il segreto da molti documenti a cui hanno lavorato le Commissioni di inchiesta presiedute da deputati. Mi auguro - conclude - che, anche attraverso questo contributo, possano essere compiuti quei passi decisivi che ancora ci separano dalla verità sui mandanti e gli ispiratori delle stragi».