28 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Enciclica «Caritas in veritate»

Papa: Nuova governance della globalizzazione per sviluppo umano

«Rischio è che non ci sia interdipendenza di etica e coscienze»

Città del Vaticano - La crisi economica mondiale ha fatto emergere la necessità di un «governo della globalizzazione» fondato sul principio della sussidiarietà e capace di «orientarla verso un vero sviluppo umano»: lo scrive il Papa nella enciclica 'Caritas in veritate'.

Quello della sussidiarietà è «un principio particolarmente adatto a governare la globalizzazione e a orientarla verso un vero sviluppo umano. Per non dar vita a un pericoloso potere universale di tipo monocratico, il governo della globalizzazione deve essere di tipo sussidiario, articolato su più livelli e su piani diversi, che collaborino reciprocamente. La globalizzazione ha certo bisogno di autorità, in quanto pone il problema di un bene comune globale da perseguire; tale autorità, però, dovrà essere organizzata in modo sussidiario e poliarchico, sia per non ledere la libertà sia per risultare concretamente efficace» (paragrafo 57).

Il «rischio del nostro tempo», scrive ancora Ratzinger, «è che all'interdipendenza di fatto tra gli uomini e i popoli non corrisponda l'interazione etica delle coscienze e delle intelligenze, dalla quale possa emergere come risultato uno sviluppo veramente umano. Solo con la carità, illuminata dalla luce della ragione e della fede, è possibile conseguire obiettivi di sviluppo dotati di una valenza più umana e umanizzante» (paragrafo 9).

Il Papa fa poi riferimento alla enciclica di Paolo VI 'Popolorum progressio' (1967), per sottolineare che «il suo tema di fondo, il progresso, resta ancora un problema aperto, reso più acuto ed impellente dalla crisi economico-finanziaria in atto». In particolare, Papa Montini aveva «parzialmente» previsto la globalizzazione, «ma i termini e l'impetuosità con cui essa si è evoluta sono sorprendenti. Nato dentro i Paesi economicamente sviluppati, questo processo per sua natura ha prodotto un coinvolgimento di tutte le economie. Esso è stato il principale motore per l'uscita dal sottosviluppo di intere regioni e rappresenta di per sé una grande opportunità. Tuttavia, senza la guida della carità nella verità, questa spinta planetaria può concorrere a creare rischi di danni sconosciuti finora e di nuove divisioni nella famiglia umana. Per questo la carità e la verità ci pongono davanti a un impegno inedito e creativo, certamente molto vasto e complesso» (paragrafo 33).