29 aprile 2024
Aggiornato 17:30
EUROPEE

Vaticano preoccupato per affermazione forze xenofobe

«L'astensionismo un monito per la nuova Europa»

Città del Vaticano - Ufficialmente il Vaticano e i vertici della Conferenza episcopale italiana preferiscono non commentare i risultati delle elezioni europee. Ma la preoccupazione per il forte astensionismo e per «l'affermazione di forze xenofobe» in molti Paesi dell'Ue, si fa ben presente sugli organi di informazione cattolica: 'Radio Vaticana', 'Avvenire', l'agenzia della Cei, il Sir.

«Serve una seria riflessione sull'aumento dell'astensionismo e dell'euroscetticismo», chiedono i vescovi italiani, in una nota pubblicata dal Sir. «Il primo compito che avranno i neodeputati - si legge nella nota - sarà quello di un'analisi serrata del problema, per non arrivare ancora tra cinque anni a domandarsi i motivi del peso del 'deficit democratico' sulla costruzione comunitaria».

Ora «dopo aver operato una sapiente valutazione dei risultati, al Parlamento europeo non resta che riprendere la marcia: l'Europa attende risultati concreti che facciano intendere ai cittadini che l'Ue è utile, persino necessaria. Ma saranno i fatti a parlare».

Se i vescovi - attraverso la nota del Sir - esprimono preoccupazione per l'astensionismo, la 'Radio vaticana' - emittente della Santa Sede - manifesta grande timore per «l'avanzata della destra xenofoba in Olanda, Ungheria, Austria e Gran Bretagna». E l'Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa, monsignor Aldo Giordano, chiede una riflessione seria sull'astensionismo record: «Questo denuncia la mancata coscienza del ruolo che l'Europa dovrebbe avere e potrebbe avere per le sfide mondiali. Solo un'Europa più unita e più stabile può affrontare le grandi domande del mondo - e del ruolo che l'Europa ha per la vita concreta locale dei singoli cittadini». «L'astensionismo - prosegue - denuncia anche la lontananza di fatto tra cittadini europei e istituzioni. Quindi c'è una mancanza di informazione ma anche una mancanza di fiducia per ciò che avviene a livello globale, che sembra poco controllabile. Questo è un dato che deve far riflettere l'Europa».

L'euroscetticismo «preoccupa» anche monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro, perchè «indica la non sufficiente presenza dei cittadini italiani in Europa. E il Parlamento Europeo è veramente lontano». «Nel messaggio che avevo mandato prima delle elezioni ai miei fedeli - dice il vescovo ad Apcom - avevo espresso le numerose perplessità che si hanno su questo Parlamento Europeo e ho sottolineato che negli ultimi anni il Parlamento europeo era diventato una centrale di attacchi ai valori cristiani. Pensiamo a quello che era successo con Buttiglione, poi con gli attacchi al Santo Padre, ma anche in tema di bioetica, con pesanti pressioni a partire dalla concezione laicista. Proprio per questo - conclude mons. Negri - avevo chiesto ai cattolici di essere attivamente presenti, utilizzando la preferenza per mandare almeno un gruppo di persone cattoliche convinte per difendere i valori cristiani. Non so se sono stato ascoltato».