28 agosto 2025
Aggiornato 15:00

Europee, l'UDC torna oltre il 6%: ora liquidare il bipartitismo

Casini: «Gambe per andare da soli. Da Berlusconi nessuna avances»

ROMA - Un duro colpo al bipartitismo e la conferma che in Italia lo spazio per un partito di centro che cammini sulle proprie gambe c'è tutto: esulta l'Udc di Pier Ferdinando Casini di fronte ai dati delle elezioni europee che danno il suo partito oltre il 6%, quindi ben al di sopra di quel 5,6% preso alle Politiche dello scorso anno.

La proiezione più rosea per via dei Due Macelli, Casini la apprende in diretta durante un collegamento con 'Porta a Porta': è al 6,6%, un dato vicinissimo a quel 6,8% ottenuto alle Politiche del 2006 quando l'Udc correva ancora insieme a Silvio Berlusconi nella Casa della Libertà. «La nostra sfida temeraria di correre da soli ha gambe per andare avanti: la prospettiva è un partito della nazione», esulta l'ex presidente della Camera.

«Il bipartitismo subisce una dura lezione», decreta Casini. «E' ora di liquidarlo» perché, dati alla mano, «c'è il 40% degli italiani che non si riconosce né nel Pdl né nel Pd» oltre al fatto che «se sommiamo i partiti che non hanno raggiunto il quorum del 4% rileviamo che c'è un 15% persone che non ha rappersentanza».

A Via dei Due Macelli c'è molta soddisfazione: tutti si sentono premiati per aver condotto una campagna «fuori dal gossip» e «incentrata sui problemi veri degli italiani». «Tra i partiti moderati - nota Savino Pezzotta animatore della Costituente di centro - il nostro è l'unico che cresce». Ed è la conferma che ormai la strada del «partito della nazione» sognato da Casini è segnata.

Secondo i centristi, tuttavia, i risultati delle Europee non cambiano di molto gli equilibri politici: è vero che il Pdl esce ridimensionato da questa tornata elettorale ma, osserva il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, «questi dati non cambiano il fatto politico, il governo va avanti». Ed è ora che, incalza Casini, il governo dia ascolto al presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: «Ha ragione, è finita la ricreazione. Bisogna pensare ai problemi delle famiglie italiane». Confortata dal risultato dell'election day l'Udc resta salda all'opposizione.

Peraltro Casini non registra alcuna avances nei suoi confronti: «Berlusconi non mi ha mandato nessun segnale di nessun tipo. Siamo all'opposizione con serenità. Se il governo fa una cosa giusta la votiamo altrimenti lo contrastiamo».