28 agosto 2025
Aggiornato 07:00

Europee: Campagna 2009 addio, le parole chiave dalla A alla Z

Tanto gossip e poca Europa, con lo spettro astensionismo

ROMA - Si chiude alle 24 la campagna elettorale per l'election day di sabato e domenica prossimi. Una campagna fatta chi in tv, chi in treno, chi rispolverando nei comizi l'amore per gli italiani per parole come 'democrazia cristiana' e 'comunisti' oggi non più tabù. Ma, soprattutto, una campagna elettorale parecchio 'all'italiana' tanto gossip e poca Europa, molte veline, click rubati, crisi coniugali. Condita dall'evergreen dello scontro Magistratura-Governo.

Eccole allora, dalla A alla Z, alcune delle parole chiavi di questa campagna dei cui toni è stato lo stesso Capo dello Stato Giorgio Napolitano, ad augurarsi che da lunedì cambino di registro.

A come Aerei di Stato. Al centro delle polemiche dopo l'atterraggio di voli militari a Olbia con a bordo ballerine di flamenco e intrattenitori vari, come il cantante partenopeo Mariano Apicella, diretti a Villa Certosa, residenza sarda del premier. Il presunto abuso è al centro di un'inchiesta avviata dalla Procura di Roma.

B come Berlusconi. Figli, ricompattati nella difesa dell'illustre padre dopo l'affondo del leader del Pd, Dario Franceschini.

C come Casoria. Ovvero, dove tutto iniziò. Il premier vi fa sosta, in una notte di fine aprile, per festeggiare i diciotto anni di Noemi Letizia. Lo scoop di Repubblica dà vita a un caso di cui si è discute ancora, anche all'estero. Risultato: in questa campagna elettorale si parla più della località alle porte di Napoli che di Strasburgo.

D come Domenica elettorale. Torna quest'anno lo spoglio notturno, che inizierà per le Europee subito dopo la chiusura delle urne, alle 22 di domenica, dopo anni di maratone pomeridiane il lunedì.

E come Europa. protagonista eppure grande assente di questa tornata elettorale: «La gente non sa nemmeno per cosa si vota», denuncia Emma Bonino.

F come Fiat-Opel. La sinergia solo sfiorata tra i due colossi irrompe nella campagna elettorale e nei rapporti tra Italia e Germania. Marchionne ci prova, ma la Merkel con Magna guarda alla Russia.

G come Gialla. Il colore della stella di David che i Radicali portano al petto, per denunciare il disequilibrio dell'informazione in tv.

H come Hot. Dovevano essere le foto sequestrate e scattate nei giardini di Villa Certosa. Pubblicate dallo spagnolo El Pais, hanno fatto infuriare l'ex premier ceco Mirek Topolanek.

I come «Insufflata«: da Repubblica e dal Pd è la stampa estera, secondo Berlusconi.

L come Lario. l'ex first lady che chiede il divorzio a mezzo stampa accusando il marito di non stare bene e frequentare le minorenni.

M come Mills. L'avvocato inglese che, secondo una sentenza del Tribunale di Milano, sarebbe stato corrotto dal premier. Il 'casus belli' per il nuovo scontro Governo-Magistratura: con il Premier che denuncia un 'tentativo sovversivo' da parte delle 'Toghe rosse' di cui farebbe parte il giudice Nicoletta Gandus firmataria della sentenza Mills.

N come Noemi. La neo-diciottenne che chiama 'papi' il presidente del Consiglio. E che vola a fargli compagnia, quando è libero da impegni.

O come Obama. Il presidente «abbronzato» (è un «complimento assoluto», assicura Berlusconi) che sarà il primo interlocutore della nuova Europa e raccoglie consensi a destra e sinistra.

P come Par condicio. L'Authoriyt Tlc si sgola e diffida per farne rispettare le norme sulla parità di accesso ai mezzi di informazione e sul divieto di pubblicazione dei sondaggi a fine campagna. Ma politici e informazione fanno più fatica del solito a rispettarla.

Q come 4%. La nuova soglia di sbarramento che le formazioni dovranno superare per accedere al Parlamento europeo. A rischio i 'piccoli', dai Radicali alle sinistre, passando per la Destra di Storace, l'Mpa di Lombardo e i pensionati.

R come Recessione. Doveva essere la parola chiave, mentre se ne è parlato poco. Eppure, sostengono gli analisti, i morsi della crisi guideranno gli elettori nelle urne.

S come Sondaggi. quelli veri o presunti, sbandierati ancora riempiono le pagine dei giornali nonostante il divieto a diffonderli previsto dalla legge.

T come Treno. quello utilizzato dal segretario del Pd, Dario Franceschini, per fare la sua campagna elettorale in giro per la provincia italiana.

U come Urne vuote. Il grande spauracchio di questa tornata, tra inviti ad andare al mare e i delusi che scelgono l'astensionismo.

V come Veline. Protagoniste nella formazione della liste, restano fuori etichettate come 'ciarpame' dalla signora Veronica Lario.

Z come Zappadu. Il fotoreporter autore degli scatti incriminati a Villa Certosa. Già autore delle foto che ritraevano delle giovani sedute sulle ginocchia del premier.