2 maggio 2024
Aggiornato 01:30

Terremoto, Confedilizia: consorzi tra proprietari per la ricostruzione

La polizza anticalamità è già prevista da una legge dello Stato

ROMA - Al di là di chi chiede – a seguito del terremoto in Abruzzo – di gravare la proprietà edilizia di adempimenti cartacei per compiacere professionisti interessati e al di là, anche, di chi cerca per altre vie di favorire solo un proprio business, meraviglia – rileva la Confedilizia – che in relazione a voci varie che si sono levate in favore dell’assicurazione degli edifici, si ignori che la polizza anticalamità è già prevista da una legge di diversi anni fa.

Una sua obbligatorietà (che è la desueta strada percorsa dai soli Paesi che sul problema hanno più anticamente legiferato) presuppone di risolvere complessi problemi concernenti il necessario accordo con lo Stato nonché quelli posti dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato in ben due pareri, rispettivamente del 1999 e del 2003, così come impone di risolvere anzitutto il problema dei rapporti col sistema Consorzi di bonifica, al quale la proprietà immobiliare già corrisponde – per essere difesa dalle calamità naturali – ingenti somme, che nel 2006 hanno raggiunto l’importo di 146.911.470 euro.

Per quanto attiene all’Abruzzo in particolare, la Confedilizia sottolinea che, per la ricostruzione, lo strumento dei consorzi tra proprietari previsto da una legge dello Stato ha perfettamente funzionato in Umbria e si pone quindi come modello da seguire, al quale possono essere affiancati incentivi per l’immediato riattamento, da parte dei proprietari di casa, di immobili nelle zone circonvicine attualmente sfitti per-ché bisognosi di ristrutturazioni che potrebbero essere immediatamente fatte onde ospitare – anche attraverso procedure di assegnazioni pubbliche – i senza casa a seguito del terremoto, che troverebbero così alloggio in zone vicine al proprio posto di lavoro o alle proprie abitazioni.