2 maggio 2024
Aggiornato 13:30

Continua a salire numero vittime del sisma in Abruzzo: sono 272

Sei ancora da identificare. E si pensa già alla ricostruzione

L'AQUILA - Sale ancora il bilancio delle vittime accertate per il sisma che ha colpito l'Abruzzo: 272 morti, secondo l'ultima triste, lista, e sei di queste vittime sono ancora da identificare. Fra i morti 16 sono bambini. Mentre sono più di 150 le persone estratte vive dalle macerie, l'ultima Eleonora, 20 anni, tirata fuori da un cumulo di detriti in un sobborgo de L'Aquila a 42 ore dalla prima scossa devastante, non si conosce quale sia al momento il numero dei dispersi o delle persone che potrebbero essere ancora intrappolate sotto le macerie, ma si continua scavare. I feriti, secondo le ultime stime, sono 11.790, di cui 179 gravi.

I funerali solenni delle vittime si svolgeranno venerdì alle 11, nello stadio comunale de L'Aquila. Funerali collettivi, che saranno celebrati dal vescovo Giuseppe Molinari, a cui parteciperanno le istituzioni, in primis il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Intanto continua l'attività di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite, in campo ci sono 8.500 uomini e donne: oltre 2.000 vigili del fuoco, 1.500 militari, 2000 forze dell'ordine e 3.000 volontari. Gli 8.500 soccorritori sono organizzati in 5 centri operativi, ma ne sarà aggiunto un sesto per le altre situazioni fuori dall'area di 600 chilometri quadrati sui quali la scossa di ieri sera ha prodotto ulteriori danni, che devono essere verificati.

Gli sfollati, a cui la macchina dei soccorsi sta dando assistenza sono quasi 28mila. Nel territorio colpito dal sisma sono state allestite 31 tendopoli, 2.962 tende che accolgono 17.772 persone sono state installate, 24 cucine da campo e 14 ambulatori già operativi. Inoltre 110 hotel a Teramo già ospitano 6mila persone, altri 31 a Pescara accolgono 2.000 persone, 30 a Chieti dove ci sono 200 persone, per un totale di oltre 10mila persone alloggiate in 171 hotel, e sarà lo Stato a sostenere le spese. Ci sono altri mezzi e aiuti in «stand-by», cioè pronti per l'uso: a disposizione 4000 tende, sui tir, e altre 1460 in arrivo nelle prossime ore.

Anche 140 detenuti sono stati trasferiti nella notte dal carcere de L'Aquila, 81 dei quali in regime di 41bis, trasportati con 70 mezzi, di cui 60 blindati, nelle carceri di Spoleto, Pescara e Rebibbia. Due donne in 41 bis sarebbero state trasferite a Rebibbia femminile fra cui ci sarebbe anche la Br Nadia Desdemona Lioce.

Una delle emergenze più pressanti in questo momento è anche quella di contrastare il fenomeno dello sciacallaggio: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annunciato che lo sciacallaggio diventerà un reato grave «che sarà sanzionato molto severamente». Sono 360 gli uomini delle forze dell'ordine, tra polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e corpo forestale dello Stato impegnati nei controlli antisiccallaggio a L'Aquila e nei comuni più colpiti dal terremoto. «Gli uomini - ha spiegato il vice questore aggiunto della polizia di Stato - Massimo Capozzi - sono organizzati in quattro squadre operative 24 ore su 24. I controlli sono concentrati soprattutto durante la notte, con pattuglie composte da cinque o dieci uomini a piedi o su mezzi. Tra i vari presidi, L'Aquila, Onna, San Gregorio, Paganica e Tempera». E sono stati effettuati già centinaia di controlli.

Ma si inizia anche a parlare di ricostruzione: da oggi hanno iniziato a lavorare un centinaio di tecnici della Regione per la verifica del danno, domani saranno oltre mille in campo. Anche se per una valutazione definitiva della spesa necessaria a coprire i danni serviranno 1-2 mesi.

Le scuole chiuse a seguito del sisma saranno sottoposte per prime alle verifiche del loro stato. Riapriranno, naturalmente solo se in piena sicurezza, ma non tutte in una volta sola. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini dovrebbe visitare le zone colpite dal sisma, e - come ha riferito il premier Berlusconi in conferenza stampa da L'Aquila - il suo ministero ha previsto 16 milioni per dare immediatamente il via per la ricostruzione della casa dello studente e degli edifici di pertinenza. Gelmini, inoltre, ha assicurato che «nessuno dei ragazzi colpiti dal terremoto in Abruzzo perderà l'anno scolastico, anche quelli che dovranno affrontare la maturità». «All'interno del decreto che verrà approvato in Consiglio dei Ministri - ha infatti spiegato - introdurremo norme di flessibilità per far in modo che si possa comunque completare l'anno scolastico e sostenere la maturità».

Oltre alla ricostruzione il premier ha allo studio anche un progetto di 'new town', città che, costruite in zone verdi, metteranno a disposizione case in più rispetto a quelle da ricostruire. Inoltre da L'Aquila il premier ha lanciato anche la proposta di elaborare 100 progetti di ricostruzione a e affidarli alle Province.