23 agosto 2025
Aggiornato 07:30

Terremoto, Pittoni: modello Friuli per la ricostruzione

«Siamo soddisfatti inoltre di come questa emergenza sia stata affrontata dal governo e in particolare dal ministro Maroni»

ROMA - «Di fronte a catastrofi come questa le uniche regole possibili sono il silenzio e il rispetto. Il silenzio perché davanti alla morte le polemiche si riducono a una mera azione di sciacallaggio. Il rispetto perché è l'unico atteggiamento accettabile di fronte a chi ha perso in modo così traumatico i propri cari e le proprie cose». Lo ha dichiarato, in aula al Senato, Mario Pittoni della Lega Nord intervenendo sul terremoto che ha colpito l'Abruzzo.

Dopo aver sottolineato come la Lega è con quei tantissimi cittadini che si stanno adoperando per lenire le sofferenze delle popolazioni Pittoni ha ringraziato la protezione civile e tutte le forze dell' ordine che si stanno muovendo, d'intesa con gli amministratori locali, per lenire le sofferenze di questi cittadini. Pittoni, che è friulano, racconta come «aver provato un evento del genere sulla propria pelle» vivendo in prima persona il terremoto del 1976.

«Memore di quell'esperienza - ha detto Pittoni - lunedì - come dall'Abruzzo sono arrivate le prime notizie - tutto il Nord insieme al resto del Paese si è mosso, con volontari, vigili del fuoco, unità cinofile e tecnici attrezzati di mezzi motorizzati, cucine da campo, ambulanze e fuoristrada. Come le popolazioni della nostra Penisola sanno fare nei momenti davvero duri. Ed è qui che si misura la forza di un Paese. Se si sanno individuare obiettivi comuni e ci si muove nella stessa direzione, si vince. Come Lega Nord ci stiamo battendo, cercando di coinvolgere anche le altre forze politiche, per arrivare a uno Stato federale, dove a tutti i livelli chi amministra è responsabile delle proprie azioni e quindi ne risponde». In passato, ha aggiunto il senatore della Lega «forse, non c'è stata particolare attenzione alla prevenzione. Ecco, per il futuro sarà un nostro preciso impegno vigilare sul rispetto delle regole. Ogni opera, pubblica o privata che sia, deve avere ben chiaro il nome di chi ne è responsabile».

«Siamo soddisfatti inoltre di come questa emergenza sia stata affrontata dal governo e in particolare dal ministro Maroni che ha fornito i primi nuclei di emergenza. Fanno la loro parte, lasciatecelo ricordare - ha voluto ricordare Pittoni - anche le associazioni vicine al nostro movimento, non solo provenienti dal Nord, ma anche dai territori prossimi alle zone colpite. Ne andiamo fieri. Anche perche' forse il modello ideale a cui ispirarsi è proprio il metodo di ricostruzione del Friuli che ha caratterizzato una particolarieta' di obiettivi fra le diverse parti in causa». Per la ricostruzione degli edifici, forse, il modello ideale a cui ispirarsi è proprio quello del Friuli dopo il terremoto del 1976, caratterizzato da una particolare unitarietà di obiettivi fra le diverse parti in causa. Unità d'intenti culminata con l'emanazione - avvenuta solo 7 giorni dopo il sisma - del decreto legge che ha permesso ai Comuni di scegliere autonomamente quali operazioni attuare per la ricostruzione territoriale, sapendo di avere alle spalle istituzioni come Regione e Governo pronte condividere le scelte. Grazie a un'attenta e oculata gestione delle risorse, dopo soli 10 anni i comuni più colpiti erano già ricostruiti. Infine, «come già annunciato dal presidente del nostro gruppo Federico Bricolo, i senatori della Lega Nord aderiscono all'iniziativa del presidente Schifani di raccolta fondi a sostegno delle famiglie colpite dal sisma. Riteniamo infatti che mai come in questo momento sia giusto dare un segnale concreto di solidarietà a chi sta soffrendo».