1 maggio 2024
Aggiornato 23:30

Quagliariello: la legge sul testamento biologico va contro la deriva eutanasica

Lo ha affermato il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello, intervenuto stamane alla trasmissione ’Parliamo con l’Elefante’ su Radio 24

ROMA - «Questa legge non la volevamo fare. Si e’ resa necessaria perche c’e’ una minoranza in questo Paese che vuole introdurre l’eutanasia, nemmeno per legge, ma attraverso sentenze». Lo ha affermato il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello, intervenuto stamane alla trasmissione ’Parliamo con l’Elefante’ su Radio 24 dedicata alla legge sul testamento biologico che si vota giovedì 26 marzo al Senato.

«Più si scava questi temi più si trovano ostacoli e difficoltà. Ma il primo presupposto di questa legge e’ che non sia introdotta surrettiziamente l’eutanasia». Quagliariello ha spiegato che «esiste una differenza fondamentale fra la libertà e il diritto: ho la libertà di tagliarmi un braccio ma non il diritto di chiedere che mi sia tagliato in strutture ospedaliere».

E ha invitato tutti «a leggere bene la legge e considerarla nel suo insieme: l’articolo 1 vieta l’accanimento terapeutico e, in casi nei quali non vi e’ alcuna speranza di ripresa, il medico e’ tenuto a interrompere tutti i trattamenti. La legge volutamente non specifica trattamenti ’sanitari’. Ma chi decide da quando la vita non e’ più degna di essere vissuta? Il pericolo che non dobbiamo correre e’ quello di introdurre il concetto di vite degne e meno degne. Questa e’ una legge di compromesso».