16 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Primarie Giovani PD

«Morassut segretario ovvero la scoperta delle primarie»

L’elezione di Roberto Morassut a segretario regionale del Lazio del P.D., ha fatto emergere un vasto quanto insospettabile «partito delle primarie»

L’elezione di Roberto Morassut a segretario regionale del Lazio del P.D., ha fatto emergere un vasto quanto insospettabile «partito delle primarie».
Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, ma forse la questione è un po’ più complessa.

Quando si è trattato di difendere e promuovere l’istituto delle primarie, anche per l’elezione dei segretari regionali e cittadini, si è fatto fatica a mettere insieme più di 3-4 dirigenti di livello nazionale, disposti ad esporsi e a combattere una battaglia tanto sacrosanta quanto fondamentale.

Dov’erano allora le prefiche di oggi? Ce lo chiediamo noi e crediamo se lo chiedano anche le centinaia di dirigenti di circolo, militanti e sostenitori di base che, invece, l’Appello « Primarie sempre per fare più forte il P.D.» - promosso dal Il Tarlo Democratico e da DAS (Democratici a Sinistra) - lo hanno firmato, mettendoci il nome e il cognome.

La politica è anche scelta dei tempi, oltre che dei modi, e strapparsi ora le vesti per le primarie mancate, lascia quantomeno interdetti, perché non è possibile «scoprire» a intermittenza l’importanza strategica delle primarie stesse.

In sette mesi siamo passati attraverso le candidature ufficiose, gli accordi bilanciati e i ricorsi minacciati, per arrivare fino alle primarie annunciate e poi debitamente stoppate da un autorevole parere com’è quello della Commissione nazionale dei Garanti, a cui a quel punto ci si è dovuti attenere.

E allora ben venga questa riscoperta delle primarie, perché ora che si procederà ad approvare il nuovo statuto regionale, diventerà fondamentale stabilire norme che le prevedano tanto per le candidature istituzionali che per gli incarichi di partito - anche a livello di federazioni provinciali -nella speranza di ritrovare quel giorno uniti e compatti tutti coloro i quali oggi chiedono a gran voce le primarie, ma fuori tempo massimo.