Mark Zuckerberg sapeva dei problemi di privacy di Facebook?
Pare che il Ceo di Facebook fosse a conoscenza di pratiche «controverse» sulla privacy compiute dall'azienda. Lo scrive il Wall Street Journal citando come fonti alcune email interne al gruppo.

NEW YORK - Il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, potrebbe essere stato a conoscenza delle pratiche «controverse» sulla privacy compiute dall'azienda. È quanto emerge da una serie di e-mail interne, secondo un articolo del Wall Street Journal.
L'inchiesta della Ftc
Il potenziale impatto negativo della pubblicazione delle e-mail spiegherebbe la volontà di Facebook di raggiungere velocemente un patteggiamento con la Federal Trade Commission. L'inchiesta della Ftc è stata aperta più di un anno fa, dopo il caso Cambridge Analytica, la ormai defunta società di dati londinese che condivise impropriamente i dati di 87 milioni di utenti senza il loro consenso.
E-mail del 2012
Le e-mail furono scritte intorno al 2012, quando Facebook operava sulla base di un'intesa raggiunta con la Ftc proprio sulla privacy. Il sospetto è che l'azienda non abbia fatto del rispetto della privacy degli utenti una priorità, come invece chiesto dalle autorità.
La «difesa» di Facebook
Il Wsj cita un portavoce del gruppo, che ha detto: «Abbiamo cooperato pienamente nell'ambito dell'inchiesta della Ftc e fornito decine di migliaia di documenti, email e file. Continuiamo a lavorare con l'autorità e speriamo di giungere a un soluzione appropriata. Facebook e i suoi manager, incluso Mark, fanno sempre di tutto per rispettare le leggi in vigore e in nessun momento Mark o altri dipendenti di Facebook hanno consapevolmente violato gli obblighi dell'azienda in base all'accordo con la Ftc».
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