11 febbraio 2025
Aggiornato 16:00
Criptomonete

Bitcoin sì, Bitcoin no: i motivi per cui (probabilmente) non è affatto una bolla

I pareri su Bitcoin si fanno sempre più eterogenei. Qui una lista di motivi per cui probabilmente Bitcoin non sarà una bolla

Bitcoin sì, Bitcoin no: i motivi per cui (probabilmente) non è affatto una bolla
Bitcoin sì, Bitcoin no: i motivi per cui (probabilmente) non è affatto una bolla Foto: Shutterstock

MILANO - Più passa il tempo, più i pareri sulle criptomonete, in particolare sul Bitcoin, diventano frastagliati, eterogenei. Tra chi pensa che l’hype generato ultimamente sia riconducibile a una vera e propria bolla pronta a scoppiare e chi, invece, prevede un futuro roseo, alla stregua di quello raggiunto da Apple, azzardando addirittura che il Bitcoin raggiungerà lo stesso valore di mercato nell’arco di 5 anni (ben 807 miliardi di dollari). Ad aver visto la bolla, peraltro, è stato pure Joe Lubin, co-fondatore di Ethereum, salvo poi affermare che l’hype, per quanto dannoso, contribuisce a far «crescere la nuova architettura».

Nata nel 2009 ha superato per la prima volta la quota record di 6mila dollari. E non sorprende che molti investitori possano gridare alla bolla patrimoniale. Un po’ come è successo alla fine degli anni ’90, in seguito al boom di Internet. Tuttavia, il Bitcoin ha basi molto riverse rispetto ai primi titoli Internet e una traiettoria di crescita molto più promettente.

Una delle maggiori sfide di Bitcoin finora è stata l'accettazione da parte dei legislatori e delle autorità di regolamentazione finanziaria a causa della sua natura decentralizzata e della sua sfortunata associazione con attività criminali svolte sul web oscuro. Tuttavia, l' accettazione "ufficiale" di Bitcoin è in aumento. Nell'aprile 2017, il Giappone ha annunciato che avrebbe ufficialmente iniziato ad accettare Bitcoin come metodo di pagamento legale, il che ha immediatamente incrementato il prezzo del Bitcoin e ha portato ad un aumento sostanziale dell'adozione commerciale in tutto il Giappone. Nelle Filippine, i cittadini utilizzano sempre più spesso Bitcoin per inviare e ricevere rimesse a basso costo. Questo non è passato inosservato alla banca centrale del paese, che ha annunciato nel febbraio 2017 che regolerà Bitcoin in modo che la moneta digitale possa essere utilizzata come sistema di rimesse ufficialmente accettato e, quindi, concedendole pieno status giuridico. Paesi come l'Australia e la Russia hanno recentemente rilasciato dichiarazioni simili che potrebbero portare Bitcoin a diventare un mezzo di scambio pienamente accettato nei rispettivi paesi. Si tratta di una tendenza destinata a continuare, data la crescente domanda di Bitcoin come investimento e sistema di pagamento online.

Nei primi anni di Bitcoin, l'adozione da parte dei mercanti si limitò ad alcuni coraggiosi negozi di e-commerce, solitamente gestiti da appassionati di Bitcoin. Questo, tuttavia, è cambiato in modo sostanziale, dato che le aziende leader nel settore tecnologico e le piattaforme e-commerce hanno scelto di accettare Bitcoin come metodo di pagamento. Microsoft, Rakuten e Overstock sono tre delle maggiori società che accettano i pagamenti Bitcoin. Più l'adozione da parte degli esercenti aumenterà a livello globale, più vi sarà una domanda regolare e stabile di moneta digitale. E dato l'attuale basso tasso di adozione mercantile, c' è un ampio margine di rialzo.

Un'altra ragione per cui Bitcoin non è probabilmente una bolla è che ha un'applicazione nel mondo reale molto necessaria nei paesi economicamente in difficoltà. In luoghi come il Venezuela, la Bolivia e lo Zimbabwe, ad esempio, il Bitcoin è stato utilizzato come riserva di ricchezza e come moneta alternativa per la spesa, dato che le valute locali si stanno indebolendo copiosamente. Ciò è testimoniato dall'aumento dei volumi di scambio di Bitcoin che sono negativamente correlati all'andamento delle valute locali e alla crescita economica nelle regioni in difficoltà.

Bitcoin consente inoltre ai singoli e alle imprese di paesi con severi controlli sul capitale, come il Venezuela, di ricevere le rimesse necessarie per rimanere finanziariamente a galla. In altre parole, ovunque vi siano difficoltà economiche, è probabile che sua la domanda che l’adozione di Bitcoin aumenteranno.

Si potrebbe dire che il 2017 è stato l'anno in cui Bitcoin è finalmente diventato mainstream. Cinque anni fa, se aveste chiesto alla prima persona che vi capitava a tiro, per strada, che cos'è Bitcoin, molto probabilmente vi avrebbe guardato sconcertata, senza dire una parola. Oggi, la maggior parte delle persone hanno almeno sentito parlare di Bitcoin e molti sanno anche che un Bitcoin vale più di un oncia d'oro.

Ora che Bitcoin è diventato mainstream, il potenziale d'acquisto di nuovi investitori è immenso, soprattutto perché gli investitori istituzionali hanno iniziato ad aprirsi all'idea di investire in Bitcoin e altre valute digitali.