Giungla di Calais, avanti con lo sgombero ma resta nodo minori in Gb
Da 6.400 a 8.100 fra uomini, donne e bambini, originari soprattutto di Afghanistan, Sudan ed Eritrea vivevano sul terreno melmoso del campo sognando di riuscire a raggiungere l'Inghilterra
CALAIS - Sono ripresi per il secondo giorno, anche se a un ritmo meno sostenuto, i trasferimenti di migranti dalla cosiddetta "Giungla" di Calais, dove nella giornata di lunedì oltre 2.300 persone, tra cui 400 bambini, hanno lasciato la bidonville nel Nord della Francia e sono stati trasferiti in diversi centri di accoglienza e orientamento (Cao), dove potranno presentare le richieste di asilo.
La demolizione degli alloggi di fortuna
Sono sempre numerose le forze dell'ordine mobilitate per controllare le partenze mentre le autorità hanno preferito ritardare l'inizio delle operazioni per demolire gli alloggi di fortuna disseminati sull'intero campo. Da 6.400 a 8.100 fra uomini, donne e bambini, originari soprattutto di Afghanistan, Sudan ed Eritrea vivevano sul terreno melmoso del campo sognando di riuscire a raggiungere l'Inghilterra.
Il nodo minori in Gb
Resta il nodo dei minori non accompagnati, con la ministra dell'Interno britannica, Amber Rudd, che si è detta disponibile ad accoglierne circa 800 nelle prossime settimane, ma solo dopo che saranno terminate le verifiche della autorità britanniche che devono accertare se hanno legami familiari nel Regno Unito.
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