25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Caso Huawei

Così la Cina vuole difendere Huawei

Le autorità di Pechino hanno ribadito che prenderanno «le misure necessarie» per difendere Huawei e altre società cinesi dopo la decisione degli Stati Uniti di bloccare la fornitura di chip

Il Presidente americano, Donald Trump con l'omologo cinese, Xi Jinping
Il Presidente americano, Donald Trump con l'omologo cinese, Xi Jinping Foto: ANSA

PECHINO - Le autorità cinesi hanno ribadito che prenderanno «le misure necessarie» per difendere Huawei e altre società cinesi dopo la decisione degli Stati Uniti di bloccare l'accesso del gigante delle telecomunicazioni cinese alla tecnologia dei semiconduttori degli Stati Uniti.

«La Cina prenderà le misure necessarie per difendere fermamente i diritti e gli interessi legittimi delle imprese cinesi», ha dichiarato il ministero del Commercio in una nota in data odierna. «La Cina esorta gli Stati Uniti a porre immediatamente fine alle sue azioni malvagie», ha aggiunto il ministero, citato da Afp, considerando le restrizioni come una «grave minaccia alle catene di approvvigionamento mondiali».

Questa minaccia di rappresaglie interviene all'indomani degli appelli del ministero degli Esteri cinese «a gli Usa a porre immediatamente fine alla sua irragionevole repressione nei confronti di Huawei e delle società cinesi». Funzionari statunitensi hanno ripetutamente accusato il colosso della tecnologia cinese di aver rubato segreti commerciali americani e di sostenere lo spionaggio della Cina.

Coronavirus, nuovo focolaio in Cina

Almeno 8000 persone sono state messe in quarantena dalle autorità della Cina nordorientale a causa di un nuovo focolaio di coronavirus emerso intorno alla città di Shulan. Focolai minori sono stati registrati anche altrove nel paese, tra i timori di un'altra ondata di virus.

«Timori non infondati», secondo Zhong Nanshan, uno dei massimi esperti di salute della Cina e consigliere del governo sulla risposta al coronavirus, che intervistato dalla Cnn ha chiarito: evitare una nuova ondata di casi rimane una «grande sfida» per il Paese.

Cinque nuovi casi nella Cina continentale

Cinque nuovi casi di contaminazione da coronavirus, contro gli otto di ieri, sono stati confermati il 16 maggio nella Cina continentale. Lo ha annunciato la Commissione sanitaria nazionale cinese in una dichiarazione. Due dei cinque casi accertati sono infezioni «importate», mentre le ultime tre contaminazioni sono trasmissioni locali nella provincia nordorientale di Jilin.

In totale, secondo i dati della Commissione, il coronavirus nella Cina continentale ha contagiato 82.947 persone e provocato 4.634 morti nel Paese.