19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
La situazione in Europa

Sanchez chiude la Spagna: «È l'ora della responsabilità». Impennata del coronavirus: 7753 contagi e 288 morti

L'annuncio: «Allerta per un periodo di 15 giorni». Vietati gli spostamenti. A Madrid la situazione è già critica: gli ospedali non sono pronti ad accogliere decine di contagiati. Siviglia blocca le processioni

Il Premier spagnolo, Pedro Sanchez
Il Premier spagnolo, Pedro Sanchez Foto: ANSA

MILANO - Circa 2000 nuovi casi di coronavirus sono stati registrati in Spagna e un centinaio di persone sono morte in 24 ore. Lo hanno annunciato le autorità. Secondo l'ultimo bilancio ufficiale, riportato da Afp, la Spagna ha registrato un totale di 7753 contagi e 288 morti per il coronavirus. Ieri il premier Pedro Sanchez ha annunciato l'isolamento quasi totale del Paese per tentare di frenare la diffusione della pandemia.

Il decreto del governo spagnolo che dichiara lo stato di allerta per l'epidemia di coronavirus adottato questa mattina prevede la restrizioni del movimento ai cittadini, sia pure con alcune eccezioni. Sarà possibile muoversi per fare la spesa, recarsi dal medico e andare lavoro, e sarà permesso il rientro nel luogo di residenza abituale; inoltre è permesso spostarsi per recare assistenza a persone in difficoltà o vulnerabili o per altre cause di forza maggiore; ogni altro spostamento dovrà essere debitamente giustificato.

Governo impone restrizioni a movimento

Sarà inoltre autorizzata la circolazione dei veicoli privati sulle strade di uso pubblico per poter realizzare le attività permesse o per fare rifornimento di combustibile; il Ministero degli interni potrà tuttavia chiudere alcuni tratti stradali o autostradali qualora lo considerasse necessario. Per quanto riguarda i trasporti pubblici, le offerte saranno ridotte fino al 50%, anche se il Ministero competente potrà intervenire per modificare i tagli a seconda delle circostanze.

Inoltre, il decreto accoglie molte delle proibizioni già adottate da alcune Comunità autonome (regioni), come la chiusura di scuole, università, bar e ristoranti. Infine, il decreto autorizza il sequestro e l'utilizzo di qualsiasi struttura per fornire maggiore copertura al sistema sanitario (ad esempio, le unità di terapia intensiva degli ospedali e cliniche private).

Regno Unito chiede agli anziani di autoisolarsi

Il Regno Unito chiede agli anziani e ai soggetti vulnerabili di autoisolarsi. Il segretario alla sanità britannico Matt Hancock ha dichiarato che l'epidemia di coronavirus è «la più grande emergenza sanitaria pubblica di una generazione», che «richiede un'azione drammatica, in patria e all'estero, che normalmente non si vede in tempo di pace», ha detto Hancock, scrivendo sul Sunday Telegraph. Parlando a Sky News, Hancock ha aggiunto ulteriori dettagli al suo piano, annunciando che agli over 70 verrà chiesto di autoisolarsi «nelle prossime settimane» e potrebbe durare per mesi.

Finora il governo britannico ha adottato un approccio soft, a differenza di altri paesi colpiti dal nuovo coronavirus, il Regno Unito non ha ancora vietato raduni su larga scala o chiuso le scuole, affermando di non ritenere che tali misure fermerebbero il contagio. Hancock ha, infine, dichiarato che la prossima settimana il governo pubblicherà un disegno di legge che «darà al governo i poteri temporanei di cui avremo bisogno per aiutare tutti a superare l'emergenza». «Le misure in esso previste consentono di affrontare lo scenario peggiore», ha affermato.

Francia: epidemia ormai allo stadio 3

La Francia deve ormai affrontare lo stadio 3 dell'epidemia di coronavirus, che corrisponde alla circolazione attiva del virus su tutto il territorio nazionale: lo ha dichiarato il direttore generale del Ministero della Sanità franecse, Jérôme Salomon. Il bilancio dell'epidemia è attualmente di 4.449 contagi con 91 decessi, rispettivamente 838 e 12 in più rispetto a ieri.

Grecia: quattro morti e 96 arresti

Il nuovo coronavirus ha fatto registrare oggi un quarto decesso in Grecia: si tratta di un uomo di 53 anni, la vittima più giovane nel Paese dove la polizia ha arrestato 96 persone che non hanno rispettato le misure per fermare la diffusione dei contagi. L'uomo era in condizioni critiche in terapia intensiva, ha riferito il direttore dell'ospedale AHEPA Panagiotis Panteliadis all'agenzia di stampa di Atene. Lavorava in un laboratorio medico nella città di Kozani. Ieri un uomo di 67 anni è morto sull'isola di Zante e un altro di 90 nella è stato un uomo di 66 anni a Patrasso giovedì. Tutti soffrivano di patologie pregresse.

Le autorità hanno annunciato di aver registrato 38 nuovi casi di contagi, portando il totale a 228. Le autorità sanitarie hanno annunciato ieri che i tamponi negli ospedali saranno effettuati solo su pazienti con sintomi di polmonite e sulle fasce più vulnerabili. La polizia ha dichiarato di aver arrestato 96 persone da giovedì che non hanno rispettato le misure per frenare la diffusione del virus. Durante la scorsa settimana il governo ha ordinato in successione la chiusura di asili nido, scuole e università, quindi giovedì, di tribunali, cinema, teatri, arene dello sport, e infine bar, ristoranti, musei e siti archeologici e alcuni negozi. Supermercati, farmacie, studi medici e alcuni negozi rimangono aperti.

Ungheria annuncia il primo decesso

L'Ungheria ha confermato il primo decesso di un paziente affetto dal nuovo coronavirus. Lo ha riportato il Guardian che cita l'agenzia di stampa statale Mti. La vittima è un cittadino ungherese di 75 anni morto poco dopo essere stato ricoverato in ospedale con una grave polmonite. L'Ungheria ha 32 casi confermati di coronavirus e 159 persone in quarantena, secondo i dati del governo. Il governo ha chiuso tutte le scuole e introdotto restrizioni sulle riunioni pubbliche questa settimana.