Trump replica a Tillerson: «Sei completamente scemo»
Il Presidente americano: «Avrei voluto liberarmene prima». Intanto la Procura di New York ha chiesto una pena detentiva «importante» per un ex avvocato di Trump
NEW YORK - Il presidente americano, Donald Trump, è tornato ad attaccare il suo primo segretario di Stato, Rex Tillerson. E lo ha fatto all'indomani della prima apparizione pubblica in quasi nove mesi dell'ex amministratore delegato del colosso petrolifero Exxon Mobil da lui voluto (per poco) alla guida della diplomazia Usa.
COMPLETAMENTE SCEMO - Su Twitter, Trump ha scritto: «Mike Pompeo sta facendo un lavoro fantastico. Sono molto orgoglioso di lui. Il suo predecessore, Rex Tillerson, non aveva la capacità mentale necessaria. Era completamente scemo e non me ne sono potuto liberare abbastanza velocemente. Era pigro da morire. Ora le cose sono totalmente diverse, c'è un bello stato d'animo al [dipartimento] di Stato».
COSA AVEVA DETTO TILLERSON - All'evento di ieri all'MD Anderson Cancer Center a Houston, Texas, Tillerson ha espresso turbamento per la politica fatta a colpi di tweet, un riferimento a Trump. In un'intervista a Cbs registrata in quell'occasione, Tillerson ha anche ricordato di non avere mai visto Trump prima che quest'ultimo gli chiedesse di diventare segretario di Stato (ruolo ricoperto dal primo febbraio 2017 al 31 marzo 2018). «Credo che si sia stancato di me per essere stato quello che ogni giorno gli diceva 'non puoi fare questo'», ha aggiunto.
CASO COHEN - La procura federale di New York ha chiesto una pena detentiva «importante» per l'ex avvocato di Donald Trump, Michael Cohen, respingendo la sua richiesta di clemenza a fronte della sua collaborazione alle indagini.
«Cohen, un legale e un uomo di affari, ha commesso quattro distinti crimini federali nel corso di sette anni. E' stato spinto a farlo da avidità personale e ha usato ripetutamente il suo potere e la sua influenza per fini disonesti», ha detto il procuratore Robert Khuzami, suggerendo una pena tra i 51 e 63 mesi di carcere.
Nelle scorse settimane Cohen ha ammesso di aver violato la legge sul finanziamento delle campagne elettorali, per aver comprato il silenzio di due presunte amanti del presidente americano, e di aver mentito al Congresso riguardo i suoi contatti in Russia per la costruzione di una Trump Tower a Mosca durante al campagna presidenziale 2016.
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