19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Nascono con Macron

Con Macron nascono i consumatori della gleba: una nuova classe sinceramente democratica, liberamente schiava

Macron abbatterà la sanità pubblica e il sistema pensionistico? Le piazze finanziarie festeggiano le prossime speculazioni sulla pelle dei cittadini. Dopo la democrazia rappresentativa nasce la democrazia speculativa, si voterà tutti i giorni in Borsa

Il leader di En marche! Emmanuel Macron dopo la vittoria la primo turno delle presidenziali francesi
Il leader di En marche! Emmanuel Macron dopo la vittoria la primo turno delle presidenziali francesi Foto: Lionel Bonaventure ANSA

PARIGI - Nascono a Parigi oggi: sono i consumatori della gleba. Una nuova classe: sinceramente democratica, liberamente schiava. Dopo che avremo preso coscienza di questo fondamentale passaggio si dovrà pensare al nostro interesse materiale, al nostro futuro. Il tempo del diritto è finito, regna solo più quello del profitto. Come si fa quindi a sopravvivere? Semplice, si riproducono in forma frattale i meccanismi del sistema, abbandonando gli ultimi rimasugli novecenteschi legati alla politica, e legandosi alla rappresentanza speculativa finanziaria. Ovvero dovremo investire in Borsa, la nuova democrazia ultradiretta, scegliendo bene da che parte stare, con chi schierarsi. La regola è una sola, hobbesiana: tutti contro tutti.

Svendere tutto, anche la storia

Stiamo delirando? No, stiamo osservando la realtà, divenuta ormai immodificabile. Dopo la vittoria del candidato Macron, le Borse di tutto il mondo hanno festeggiato con rialzi superiori al 4%. Perché il giovane candidato fermerà la dittatura? Perché il giovane candidato fermerà il razzismo? Perché il giovane candidato fermerà l’invasione russa? Di tutto questo al Mercato, espressione totalizzante del nuovo ordine teologico mondiale, non interessa alcunché. L’idea che alle lobby che hanno confezionato il giovane candidato, esattamente come si fa con un telefono o un altro prodotto di consumo, possano interessare anche solo minimamente questi argomenti è patetica. A loro, a quelli che ieri si sono catapultati a speculare in Borsa, interessa solo la «roba», quella di cui parlava Giovanni Verga. Perché la cultura profonda, diciamo così, di questa «super classe che ha vinto la lotta di classe» - come anni fa sottolineò Warren Buffet, il miliardario - è quella del contadino Mazzarò.

Espropriare tutto: ai poveri

Uomo basso e con una grossa pancia, «ricco come un maiale». L'ossessione di Mazzarò è di espandere sempre di più i suoi possedimenti, avere sempre più «roba», alla quale è molto legato. Per fare ciò utilizza ogni mezzo e giunge ad appropriarsi di tutti i beni di un barone caduto in disgrazia. Il suo attaccamento ai beni materiali è così forte che quando gli comunicano che si avvicina il momento di separarsene poiché si trova in punto di morte, «andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini», al grido di «Roba mia, vientene con me!».

L'unica cosa che conta è la «roba»

Qual è «la roba» su cui oggi i vari Mazzarò ripuliti e incravattati, giovani e belli, vogliono allungare le unghie? Ma che domande: sono i beni pubblici. Per questo le Borse hanno festeggiato. Altro che massimi sistemi: l’unica cosa che conta è la roba. La vittoria del giovane candidato democratico permetterà la svendita - pardon, il processo di privatizzazione e rivalutazione degli asset dello Stato al fine di fornire un servizio più efficiente al consumatore - di sanità e sistema previdenziale francese. In Francia, ma vale per tutto il mondo, verrà finalmente inflitta la bastonata definitiva al citoyen di antica memoria. Trionferà definitivamente la nuova, imperante e totalizzante figura del consummateur della gleba. Una nuova, meravigliosa, rivoluzionaria, forma di servitù.

Scompare il diritto pubblico?

Le Borse, cioè gli speculatori Mazzarò - pardon, i sinceri democratici - sanno che dal 7 maggio, con ogni probabilità, potranno ingrassare a ancora di più, facendo soldi sulla salute e sulla vecchiaia dei francesi. Il giovane candidato l’ha detto chiaramente in campagna elettorale: taglierà sanità e pensioni. Per questo sono cresciuti i valori azionari della banche e delle assicurazioni: perché sanno che i cittadini francesi non saranno più tali, e in quanto consumatori dovranno pagare ciò che ieri era un diritto. Semplice. Forse non è chiaro: ma sta scomparendo, cancellato dal dio Mercato, lo stesso concetto di diritto pubblico.

La finanza ingrassa? E' è perché prevede di espropriare le classi meno abbienti

A questo punto, dopo anni e anni di crisi provocata dal settore finanziario, dovremmo aver compreso che tutte le volte che i mercati crescono come porci all’ingrasso fino a scoppiare è solo perché prevedono di espropriare le classi subalterne dei loro beni e dei loro diritti. Come ha detto, ripetiamo, candidamente Warren Buffet. In questo senso, se uno vuole salvare se stesso, sarebbe bene cedere alla deriva cinica e diventare tutti dei Mazzarò: basta votare, investiamo in Borsa sulla fine dello stato, sulla sanità privata soprattutto, compriamo le azioni di un gruppo assicurativo nella speranza che questo si mangi la sanità pubblica italiana: magari ci guadagnamo due soldi con cui poi potremo pagarci anche una visita oncologica, o il gesso se ci rompiamo un osso. Corriamo, nel tripudio, verso uno stato di natura primitivo, barbaro e incivile.