19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
La proposta di legge

Migranti, l'Austria vuole togliere vitto e alloggio ai respinti per accelerare i rimpatri

L'Austria vara un progetto di legge volto a incoraggiare i richiedenti asilo a lasciare volontariamente il Paese, bloccando ai migranti respinti la fornitura dei servizi base

VIENNA - Mentre l'Ue minaccia i suoi Stati membri di promulgare sanzioni a chi rifiuta le relocation da Italia e Grecia, l'Austria vara un progetto di legge volto a incoraggiare i richiedenti asilo a lasciare volontariamente il Paese. L'obiettivo, in pratica, sarebbe quello di accelerare i rimpatri, anche forzati, con un «trucchetto»: i legislatori austriaci stanno prendendo in considerazione di bloccare la fornitura di vitto e alloggio ai migranti a cui viene negato l'asilo e si rifiutano di lasciare il Paese.

La proposta
Nelle stesse ore, il Parlamento ungherese ha dato l'ok a un decreto legge che reintroduce la detenzione per tutti i richiedenti asilo. L'Austria, nel 2015, ha accolto circa 90.000 richiedenti asilo nel 2015, e da allora ha cercato di limitare l'immigrazione, contribuendo a chiudere la rotta attraverso i Balcani che quasi tutte quelle persone percorrevano. Non a caso, le domande d'asilo lo scorso anno si sono ridotte della metà.

Vitto, alloggio, cure mediche, 40 euro al mese
Ma a che cosa hanno diritto i richiedenti asilo in Austria? Ai cosiddetti «servizi di base», incluso un alloggio gratuito, cibo, l'accesso alle cure mediche e 40 euro al mese. Il progetto di legge presentato consentirebbe alle autorità di vietare questi benefit ai migranti respinti, sperando di invogliarli a fare ritorno nei propri Paesi. 

4000 richiedenti asilo respinti si avvalgono dei servizi di base
Il ministro degli Interni Wolfgang Sobotka ha spiegato che sono circa 4.000 le persone che ricevono servizi di base, ma dovrebbero lasciare il Paese. Di questi, circa la metà potrebbe essere influenzati se la legge dovesse essere adottata, perché sono ritenuti abbastanza sani per fare ritorno ai propri Paesi d'origine. La maggior parte dei migranti respinti in Austria nel 2016 provenivano da Afghanistan, Pakistan e Nigeria. La proposta di legge ha già sollevato le proteste dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), che l'ha definita «molto discutibile».