28 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Procedure notevolmente ridotte

Infrazioni Ue, ora l'Italia diventa un caso di studio (virtuoso) e realizza un manuale

In un periodo in cui le procedure d'infrazione Ue verso l'Italia sono in netto calo, il Belpaese diventa un esempio virtuoso. E realizza una guida pratica su come risolvere le controversie con l'Ue

Bandiere europee.
Bandiere europee. Foto: Shutterstock

BRUXELLES - Per una volta, l'Italia diventa un esempio virtuoso. Almeno, in materia di risposta alle numerosissime infrazioni con cui l'Ue ha negli ultimi anni «bacchettato» il Belpaese. Oggi, l'esperienza italiana è addirittura divenuta un manuale, realizzato dai funzionari della Rappresentanza italiana presso l'Unione europea, che negli ultimi tre anni hanno contribuito a ridurre costantemente le controversie tra Bruxelles e Roma sull'applicazione della normativa comunitaria.

Calo delle procedure di infrazione
Perché, se fino a poco tempo fa l'Italia era decisamente un membro disubbidiente e pasticcione, da quest'anno  - secondo dati europei in materia di infrazioni - é invece diventata la più virtuosa e ubbidiente tra i grandi Paesi Ue dopo il Regno Unito. Le procedure aperte nei confronti dell’Italia, infatti, hanno conosciuto negli ultimi anni una sensibile riduzione. Solo nel 2008 erano più di 180, al termine del 2015 erano 89. I settori più esposti, storicamente, sono ambiente, fiscalità e dogane e, trasporti.

Guida pratica
Il nuovo strumento é dunque una guida pratica che raccoglie le esperienze degli ultimi tempi, con il fine di aiutare le amministrazioni italiane a rispondere in maniera il più possibile efficace alle procedure di pre-contenzioso (Eu-Pilot), e di contenzioso di infrazione con l'Ue. La guida si propone di fornire «suggerimenti concreti, senza approfondimenti accademici». Come è indicato nell'introduzione, «il presupposto fondamentale é che, a parità di bontà degli argomenti presentati, lo stile, la successione dei vari punti, e la comprensione del contesto in cui le risposte vengono lette a Bruxelles, cambia decisamente la possibilità di facilitare o meno la positiva archiviazione delle varie procedure».