9 dicembre 2024
Aggiornato 18:00
Dopo il voto dell'Europarlamento

Turchia, Erdogan minaccia l'Ue: «Se continuate così apriremo le frontiere»

Dopo il voto dell'Europarlamento che chiede lo stop dei negoziati, Erdogan ha minacciato l'Ue di aprire le frontiere e lasciar passare i profughi verso l'Europa

ANKARA -  Sono giorni ad altissima tensione tra Unione europea e Turchia. Dopo il voto del Parlamento europeo, non vincolante, che chiede di congelare i negoziati per l'adesione di Ankara, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha minacciato di aprire le frontiere della Turchia verso l'Ue e lasciar passare i migranti. 

La minaccia di Erdogan
«Ascoltatemi bene, se si va oltre, queste frontiere si apriranno, mettetevelo in testa», ha dichiarato Erdogan. A marzo Ankara e Bruxelles hanno firmato un accordo in cui la Turchia si impegna a tenere sul suo territorio i migranti diretti in Europa e in cambio di sei miliardi di aiuti per l'assistenza, ma le autorità turche chiedono che venga sbloccato anche il capitolo della facilitazione dei visti.

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Onestà
E ha insistito: «Non avete mai trattato l’umanità in modo onesto e non vi siete occupati delle persone in modo giusto. Non avete raccolto i bambini quando (dopo essere annegati, ndr) nel Mediterraneo arrivavano sulle coste. Siamo noi che stiamo nutrendo circa 3,5 milioni di rifugiati in questo Paese. Voi non avete mantenuto le promesse. Quando 50mila rifugiati sono arrivati a Kapikule (la frontiere tra Turchia e Bulgaria, ndr) vi siete messi a urlare e a dire ‘Che faremo se la Turchia apre i valichi di frontiera?'», ha aggiunto il presidente turco.

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La risposta della Merkel
Parole che hanno stimolato la risposta di Berlino. «Minacciare» l'accordo raggiunto dall'Unione europea con la Turchia per la gestione dei flussi migratori «non aiuta», ha detto la cancelleria tedesca al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. «Noi consideriamo l'accordo tra la Turchia e l'Unione europea un successo comune e che portare avanti questo accordo sia nell'interesse di tutti», ha detto oggi il portavoce della cancelliera Angela Merkel, Ulrike Demmer, aggiungendo che «le minacce da entrambe le parti non aiutano». «Quando ci sono difficoltà, dobbiamo risolverle», ha aggiunto.