15 marzo 2025
Aggiornato 18:30
Un nuovo endorsement dal Presidente uscente

Obama: se fossi tedesco voterei Merkel, alleata eccezionale

Il presidente americano Barack Obama, in visita a Berlino, ha passato il testimone ad Angela Merkel, nuova guida per l'Occidente. Alla quale ha concesso un endorsement di commiato

BERLINO - Ha più di un piede fuori dalla Casa Bianca, ed è forse proprio per questo che Barack Obama non si esime dal distribuire endorsement ai fedelissimi, con ancora più leggerezza del solito. Aveva fatto scalpore quando, alcuni mesi fa, si era espresso contro la Brexit; per non parlare della amichevolissima cena di Stato con Matteo Renzi a poche decine di giorni dal referendum costituzionale. E ora, durante il suo ultimo viaggio in Europa, tocca alla sua partner di sempre Angela Merkel, che nei prossimi mesi affronterà la difficile sfida delle urne in una Germania sempre più sensibile al richiamo delle destre.

L'endorsement di Obama per la Merkel
«Se fossi tedesco» e avessi la possibilità di votare, ha detto Obama, «sceglierei Angela Merkel»: lo ha dichiarato il presidente americano uscente a Berlino, parlando a fianco della cancelliera tedesca, che ha definito una «eccezionale alleata». Angela Merkel è stata un'alleata internazionale «eccezionale», che ha dato prova di integrità e sincerità, oltre a capire che essere un buon leader significa essere impegnato con il mondo, ha affermato Obama.

Un'alleata eccezionale
«Tutto ciò che posso dire è che la cancelliera Merkel è stata un'alleata eccezionale e forse l'unico leader rimasto tra i nostri alleati più stretti che era in carica quando sono arrivato», ha detto Obama, dopo un colloquio con il cancelliere in occasione della sua ultima missione in Europa da inquilino della Casa Bianca.

Obama: spero che Trump tenga testa alla Russia
Non solo. Barack Obama ha dichiarato di sperare che il suo successore Donald Trump «tenga testa alla Russia»«Spero che il Presidente eletto abbia la volontà di tenere testa alla Russia ogni volta che questa non rispetti i nostri valori e le norme internazionali», senza cercare ad ogni costo il compromesso con Mosca, ha continuato Obama, giunto alla sua visita di commiato in Europa al termine di otto anni alla Casa Bianca.

Il TTIP
Quanto ai temi economici, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha ammesso che l'accordo di libero scambio tra Ue e Usa (Ttip) non potrà essere concluso, auspicando che «prima o poi» saranno ripresi i negoziati. Merkel ha parlato in conferenza stampa a Berlino a fianco del presidente uscente Barack Obama, sottolineando di condividere con lui l'idea che la globalizzazione è un processo irreversibile.

I temi sul piatto
L'incontro tra Merkel e Obama, una sorta di passaggio di consegne dal presidente uscente Usa a colei che la stampa internazionale ha già eletto l'ultimo baluardo dell'Occidente, ha tanti temi sul piatto. Dalla politica nucleare, al clima, alla Nato, ai rapporti con la Russia, passando per l'economia e alla lotta al terrorismo.

Politica nucleare
La Comunità internazionale ha combattuto per anni per riuscire a convincere l'Iran a sottoscrivere un accordo vincolante sul suo programma nucleare: la firma è arrivata nel 2015, accolta con soddisfazione dall'Occidente, ma non da Israele. Su questo dossier, il futuro presidente degli Usa, Donald Trump, ha annunciato di voler fare marcia indietro.

Tutela del clima
I repubblicani americani sono l'unica voce di vero peso in Occidente a negare che i cambiamenti climatici siano causati dalle attività umane e Trump non fa eccezione. Il presidente eletto ha minacciato di voler abbandonare o quanto meno ritrattare l'intesa faticosamente raggiunta a Parigi lo scorso anno e firmata da quasi 200 paesi di tutto il mondo. Con una politica energetica filo-fossili, l'amministrazione Trump potrebbe mancare intenzionalmente gli obiettivi concordati di riduzione delle emissioni.

Nato
Donald Trump ha più volte messo i dubbio le attuali alleanze degli Stati Uniti perché, a suo parere, gli Usa sono così forti da non averne bisogno e soprattutto non devono continuare a sostenere gran parte del peso economico della difesa dell'Europa o dell'ombrello nucleare assicurato all'estremo oriente asiatico. Il presidente uscente Obama ha cercato di rassicurare gli europei su questo punto, già prima di partire per l'Europa. Trump gli avrebbe assicurato di voler mantenere il fulcro strategico dell'alleanza.

Russia
La dichiarata simpatia tra Trump e il capo del Cremlino ha messo sul chi va là le capitali europee. Da questo discendono vari altri capitoli, in particolare quello del futuro della crisi ucraina e degli accordi di Minsk, fortemente voluti dalla cancelliera.

Lotta al terrorismo
Il presidente uscente vuole mettere dei paletti assieme ai suoi partner più importanti sul tema della lotta al terrorismo. Questo vale tanto per le garanzie alla sicurezza nel proprio territorio tanto nella lotta contro lo Stato islamico. Trump ha lasciato più volte intendere che la Russia può essere un ottimo alleato a cui in qualche modo delegare la battaglia contro l'Isis in Siria.

Economia e finanze
La stabilità finanziaria della Grecia rientra negli obiettivi principali del viaggio di Obama, che ritiene che oltre alle riforme strutturali Atene debba beneficiare di un alleggerimento del suo debito per tornare a camminare sulle sue gambe. Il governo federale tedesco la vede del tutto diversamente. Inoltre vi è il problema della futura regolamentazione dei mercati finanziari, sulla quale Trump potrebbe fare fronte comune con la Londra del dopo Brexit.