19 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Un clima sempre più da Guerra fredda

Obama e la Cia stanno preparando un cyber-attacco contro Mosca

Secondo l'emittente NBC, la Cia, su richiesta della Casa Bianca, starebbe preparando un cyber-attacco ai danni della Russia allo scopo di «imbarazzare» il Cremlino

Il presidente americano Barack Obama.
Il presidente americano Barack Obama. Foto: Shutterstock

MOSCA - Espansionismo della Nato a Est, con tanto di soldati italiani pronti a schierarsi in Lettonia; la Siria divenuta nel giro di un anno il principale terreno di scontro tra Mosca e Washington, come ha di recente constatato lo stesso presidente siriano Bashar al Assad; sanzioni economiche ancora in corso, e uno scacchiere geopolitico sempre più complesso dove la Russia sta giocando da vero player internazionale, rimodellando l'aspetto di alleanze storiche e scombussolando gli equilibri egemonici dell'ordine mondiale post Guerra fredda. Ma il braccio di ferro tra Mosca e Washington si gioca anche sul web. Perché la NBC ha rivelato presunti piani della Cia per organizzare una cyber-operazione senza precedenti con un unico obiettivo: imbarazzare il Cremlino (LEGGI ANCHE «Russofobia, il male incurabile dell'Occidente»).

Le accuse di Washington
Non è da ieri, del resto, che gli Stati Uniti accusano la Russia di aver compiuto attacchi informatici con lo scopo di influenzare l'esito delle elezioni presidenziali, e a favore di Donald Trump. Addirittura, a Washington sospettano che le rivelazioni di Wikileaks su Hillary Clinton siano state messe a punto con un «aiutino» (diretto o indiretto che sia) della Russia. L'ultimo caso in cui dagli States si è puntato il dito contro Putin è stato quando l'organizzazione di Assange ha pubblicato delle e-mail che svelavano l'impegno del Comitato nazionale democratico nel favorire Hillary Clinton rispetto a Bernie Sanders alle primarie. La scorsa settimana, Washington ha accusato formalmente il governo russo di cercare di «interferire» nella corsa alla Casa Bianca attraverso attacchi informatici sulle istituzioni politiche americane. E Obama ha promesso che Washington avrebbe risposto in maniera proporzionata.

Il piano della Casa Bianca
Forse, la risposta doveva essere proprio questa operazione, che, secondo la NBC, prevederebbe la pubblicazione di documenti riservati del Cremlino ma che, attualmente, sarebbe in attesa del via libera del presidente Obama. Secondo ufficiali ed ex ufficiali dell'agenzia di intelligence americana interpellati dalla NBC, la Casa Bianca avrebbe chiesto alla Cia di fornirle diverse opzioni per una cyber-operazione clandestina orchestrata per imbarazzare Vladimir Putin. 

Quali rivelazioni?
Non si conoscono, al momento, quali sarebbero le rivelazioni oggetto dei documenti trafugati dalla Cia, ma secondo l'ex ammiraglio James Stavridis, interpellato dalla NBC, potrebbero riguardare le cospicue somme di denaro offshore che gli oligarchi russi custodiscono all'estero.

La conferma di Biden
Il vicepresidente americano Joe Biden, dialogando con Chuck Todd, presentatore di «Meet the Press», ha parlato di «un messaggio» indirizzato al presidente russo Vladimir Putin, che avrà, viste le circostanze, un «grandissimo impatto». Subito dopo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha commentato le osservazioni di Biden, affermando che Mosca avrebbe preso le precauzioni necessarie per salvaguardare i propri interessi a fronte della crescente «imprevedibilità e aggressività degli Stati Uniti»«Le minacce dirette contro Mosca e la leadership del nostro Stato sono senza precedenti, perché sono espresse a livello del vice presidente degli Stati Uniti», ha detto il portavoce del Cremlino citato dall'agenzia RIA Novosti.

Propaganda russofoba
Ma le accuse che Washington ha indirizzato a Mosca sono state smentite con decisione dalle istituzioni russe. In primis dallo stesso capo del Cremlino, che ha dichiarato che la Russia non ha alcun interesse a compiere attacchi del genere. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha poi osservato: «Assistiamo con dispiacere al fatto che Washington continua a distruggere le nostre relazioni bilaterali». E ha aggiunto: «Il livello di propaganda russofoba che arriva dai vertici ora sta andando oltre». Zakharova ha inoltre definito le accuse della Casa Bianca «una bugia». Giustificazioni che non devono aver convinto Barack Obama, che, in particolare nelle ultime settimane della sua presidenza, sembra determinato ad alzare il tiro contro la Russia. Forse, chissà, per spianare il terreno a Hillary Clinton.