Corea del Nord, da Usa e Cina sì a nuove sanzioni
Gli Stati Uniti e la Cina si sono detti concordi nell'importanza di dare una risposta internazionale forte e unitaria di fronte alle provocazioni della Corea del Nord
NEW YORK - Gli Stati Uniti e la Cina si sono detti concordi nell'importanza di dare una «risposta internazionale forte e unitaria di fronte alle provocazioni della Corea del Nord» in seguito all'ultimo test nucleare. Lo ha reso noto la Casa Bianca aggiungendo che questa risposta dovrà passare tramite «una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che vada oltre le precedenti» condanne rivolte a Pyongyang dopo i primi tre test.
Risoluzione
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu potrebbe votare sulla nuova risoluzione e sulle nuove sanzioni nei prossimi giorni, secondo fonti diplomatiche. Alle Nazioni Unite sta già circolando la bozza della risoluzione che gli Stati Uniti hanno condiviso con Gran Bretagna, Francia e Russia, ha aggiunto la stessa fonte.
Gli ultimi passi falsi di Pyongyang
Pechino è tradizionalmente contraria a sanzioni nei confronti della Corea del Nord per il proprio programma nucleare che potrebbero avere come riflesso il collasso della già fragile economia di Pyongyang, dipendente dalle importazioni dalla Cina per molti generi di prima necessità , tra cui anche il petrolio. La possibilità di sanzioni nei confronti della Corea del Nord era emersa dopo l'ultimo lancio di un missile balistico da parte di Pyongyang, il 6 febbraio scorso. A un mese prima, il 6 gennaio, risale l'ultimo esperimento nucleare sotterraneo, che il regime di Kim Jong-un dichiara essere stato compiuto con una bomba H, anche se molti osservatori americani dubitano che Pyongyang possa essere dotata di un ordigno termonucleare. Se Cina e Usa hanno raggiunto un accordo a Washington sulla Corea del Nord, da Pechino rimane chiaro, invece, il no al sistema anti-missilistico che Washington vuole utilizzare in Corea del Sud per contrastare eventuali altri lanci missilistici di Pyongyang. Lo spiegamento del Thaad (Terminal High Altitude Area Defense) andrebbe a toccare gli interessi di sicurezza nazionale cinese, ha reso noto nella serata di mercoledì il ministero degli Esteri cinese. "Comprendiamo la legittime preoccupazioni per la Sicurezza della Corea del Sud, ma nessun Paese dovrebbe danneggiare la sicurezza degli altri per perseguire la propria", ha spiegato la portavoce Hua Chunying.
(Con fonte Askanews)
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