Una nuova moschea per Erdogan
Con quattro minareti, 5.175 metri quadrati di superficie, la struttura, chiamata «Moschea del popolo di Bestepe», dal nome del quartiere periferico della capitale turca dove sorge, è stata fortemente voluta dal capo di stato turco nonostante le polemiche per i costi legati alla nuova residenza e alle strutture interne.
ANKARA (askanews) - La moschea gigante, dentro il lussuoso palazzo presidenziale voluto dal presidente turco Recep Tayyp Erdogan ad Ankara, è stata inaugurata oggi in pompa magna in pieno Ramadan.
Con quattro minareti, 5.175 metri quadrati di superficie, la struttura, chiamata «Moschea del popolo di Bestepe», dal nome del quartiere periferico della capitale turca dove sorge, è stata fortemente voluta dal capo di stato turco nonostante le polemiche per i costi legati alla nuova residenza e alle strutture interne.
Costata 490 milioni di euro
Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato il premier Ahmet Davutoglu, le figure più importanti del Paese e Mehmet Görmez, la più alta autorità religiosa del Paese. Erdogan ha spiegato che la moschea è il frutto «di una sintesi tra l'architettura ottomana e selgiuchidea», dal nome della dinastia turca Selgiuchide del XII secolo, come il resto del palazzo soprannominato «Ak Saray» (il Palazzo Bianco).
La residenza di Erdogan, inaugurata lo scorso autunno ha 1.150 stanze ed è costata 490 milioni di euro, cifra aspramente criticata dall'opposizione ma difesa dal presidente come una spesa necessaria per «il prestigio della Turchia».
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