Nordcorea annuncia progressi in campo nucleare
La Corea del Nord ha posto oggi la pistola sul tavolo. Pyongyang ha annunciato di aver sviluppato la tecnologia per miniaturizzare i suoi ordigni nucleari in modo da produrre testate per i missili anche a lungo raggio. Gli esperti si dividono sulla credibilità dell'annuncio.
PYONGYANG (askanews) - La Corea del Nord ha posto oggi la pistola sul tavolo. Pyongyang ha annunciato di aver sviluppato la tecnologia per miniaturizzare i suoi ordigni nucleari in modo da produrre testate per i missili «anche a lungo raggio». Una mossa che prelude, probabilmente, a un ulteriore tentativo di ottenere qualcosa. E' la politica del rischio calcolato, che da sempre Pyongyang pratica e che ha permesso al regime - instaurato da Kim Il Sung, consolidato dal figlio Kim Jong Il e attualmente guidato dal nipote Kim Jong Un - di sopravvivere finora.
Qualche scetticismo
L'annuncio, arrivato dalla Commissione nazionale di difesa nordcoreana attraverso l'agenzia di stampa ufficiale Kcna, come spesso accade in questi casi, è stata accolta con qualche scetticismo dagli esperti del settore. Ma comunque ha immediatamente creato una certa risonanza internazionale, anche perché la Nordcorea negli ultimi anni ha testato più volte missili, compreso un vettore che potrebbe raggiungere le coste Usa.
Un processo che dura da tempo
«E' da molto tempo che abbiamo cominciato a miniaturizzare e diversificare i nostri mezzi di attacco nucleare», ha affermato la Commissione di difesa nazionale, che è la massima istanza militare nordcoreana guidata personalmente dal leader Kim. «Noi abbiamo raggiunto un livello di massima accuratezza, che ci permette non solo di preparare missili a corto e medio raggio, ma anche a lungo raggio», si legge ancora nel dispaccio della Kcna. «Noi - continua - non nascondiamo questo fatto».
Invito revocato a Ban Ki-moon
La notizia viene nello stesso giorno in cui, con una mossa improvvisa, Pyongyang ha revocato un invito a Ban Ki-moon, il segretario generale Onu sudcoreano, a visitare l'area industriale di Kaesong, dove 120 aziende del Sud danno lavoro a oltre 50mila operai del Nord. Ban sarebbe dovuto arrivare domani, nella prima visita dopo 20 anni di un capo delle Nazioni unite nel Paese, ma certo la sua trasferta sarebbe stata eclissata dall'annuncio odierno.
Il parere degli esperti
In realtà, gli esperti non sono convinti che quanto dichiarato da Pyongyang corrisponda a un'effettiva capacità raggiunta dalla Nordcorea. «Ci sono differenze tra le loro dichiarazioni e la loro realtà operativa attuale», ha detto all'agenzia di stampa France presse Daniel Pinkston dell'International Crisis Group. «Alcune di queste - ha continuato - sono spacconate o esagerazioni, forse per il pubblico interno, forse anche per il pubblico esterno in uno sforzo di testare e vedere se si possa usare questo sistema per ricattare».
Stuzzicare i nemici
Cho Han-bum, un analista dell'Istituto per l'unificazione nazionale di Seoul, ha detto che Pyongyang è «troppo povera» per realizzare una tecnologia intricata come la miniaturizzazione di una testata. «Trovo difficile credere a questo annuncio», ha detto ancora. Allora perché fare un annuncio che stuzzica i nemici? Le ipotesi che vengono fatte sono diverse. E' certo che a Pyongyang la struttura del potere, negli ultimi mesi, è soggetta a tensioni e moti tellurici. Ci sono state diverse notizie di epurazioni e uccisioni, tra le quali quella (non confermata) del ministro della Difesa. «L'ultimo annuncio - dice Cho - sembra essere destinato a calmare i falchi tra i militari e garantire un peso negoziale con gli altri paesi, ponendo gli Usa di fronte alla loro più grande paura sui missili nucleari a e lungo raggio della Corea del Nord».
L'attacco di Kerry
Lunedì il segretario di Stato Usa John Kerry, in visita a Seoul, ha attaccato Pyongyang, «Continua a perseguire l'idea di costruire armi nculeari e missili balistici, continua a rompere promesse e minacciare e continua a mostrare un flagrante disprezzo per le leggi internazionali», ha detto Kerry.
Tre test atomici e molti missilistici
La Corea del Nord ha realizzato tre test atomici, non tutti riusciti, e molti test missilistici. Tra questi, un test col vettore Taepodong 2 a tre stadi, capace di raggiungere l'Alaska e le Hawaii, cioè territorio Usa. Ma questa prova non è riuscita. Recentemente Pyongyang ha anche testato un missile balistico lanciato da sottomarino e non è chiaro quale sia stato l'esito.
Attivismo che non piace ai nemici e nemmeno a Pechino
Questo attivismo balistico, tuttavia, oltre a non piacere ai nemici di sempre, sta creando notevoli mal di pancia anche a Pechino. Il tradizionale - ma sempre tiepido - alleato cinese. Xi Jinping, il leader cinese, guarda al giovane leader nordcoreano con non troppa benevolenza anche perché, prima dell'ultimo test nucleare, Pechino invitò Pyongyang a non procedere e Pyongyang fece lo stesso. I due leader non si sono mai incontrati da presidenti. Kim avrebbe annunciato che avrebbe partecipato a Mosca alle celebrazioni per il 70 anniversario della vittoria sulle forze nazifasciste, alle quali ha preso parte anche Xi, ma all'ultimo momento ha cancellato. L'annuncio di oggi, insomma, sembra destinato a isolare ulteriormente la Corea del Nord.
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