31 luglio 2025
Aggiornato 01:30
L'Ue incassa

Dalla Francia, secco «no» a quote di rifugiati

La Francia è contraria all'instaurazione di «quote» per la ripartizione dei migranti e dei rifugiati fra i Paesi dell'Ue, proposta questa settimana dalla Commissione europea. Il primo ministro Valls ha puntualizzato: «Non corrisponde a proposte francesi».

PARIGI (askanews) - La Francia è contraria all'instaurazione di «quote» per la ripartizione dei migranti e dei rifugiati fra i Paesi dell'Ue, proposta questa settimana dalla Commissione europea.

No a quote obbligatorie di migranti
«Noi ci teniamo ad essere particolarmente chiari su questo punto: sono contro l'instaurazione di quote di migranti. Questo non ha mai corrisposto alle proposte francesi», ha dichiarato il Primo ministro Manuel Valls, nel corso di una trasferta alla frontiera franco-italiana dove centinaia di migranti sono stati arrestati negli ultimi giorni. 

Numero di richiedenti asilo non può essere soggetti a quote
«L'asilo è un diritto, attribuito secondo dei criteri internazionali applicati da tutti i Paesi dell'Unione europea. E' anche per questa ragione che il numero dei beneficiari non può essere oggetto di quote: si è un richiedente asilo o non lo si è», ha detto il Primo ministro francese.

Più equità
«Quello che la Francia dice è che i rifugiati devono essere ripartiti fra gli Stati membri in modo più equo. Ciò suppone che si devono tenere in conto gli sforzi già fatti da ciascuno», ha aggiunto. «Oggi la Francia, l'Italia, la Germania, il Regno Unito e la Svezia accolgono il 75% dei rifugiati, dei richiedenti asilo in Europa», ha spiegato Valls. «La Francia, già, ha fatto molto: 5.000 rifugiati siriani e 4.500 iracheni sono stati accolti nel nostro Paese dal 2012. Noi continueremo a farlo, con la speranza che gli sforzi siano equamente ripartiti».