19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Oggi celebrazioni a 70 anni da liberazione campi sterminio

Israele commemora l'olocausto. E paragona l'Iran ai nazisti

A 70 anni dalla liberazione dai campi di sterminio. Israele si ferma due minuti in silenzio a commemorare il giorno dell'Olocausto. Durante le commemorazioni, iniziate al tramonto ieri, Netanyhau ha paragonato l'Iran alla Germania nazista, e ha lanciato un allarme contro i regimi tirannici di oggi.

GERUSALEMME (askanews) - Gli ebrei israeliani si sono fermati in silenzio mentre le sirene sono risuonate in tutto il Paese per commemorare il giorno dell'Olocausto e i 70 anni dalla liberazione dei campi di sterminio nazisti. Il traffico si è fermato e i pedoni sono rimasti fermi in silenzio per due minuti. Le commemorazioni sono iniziate al tramonto di ieri e proseguiranno oggi con cerimonie al memoriale dell'Olocausto di Gerusalemme Yad Vashem, in Parlamento e altrove. Fino al tramonto le radio e le tv trasmetteranno programmi sul genocidio e musica cupa, mentre i locali di intrattenimento resteranno chiusi. Il tema delle celebrazioni di quest'anno «l'angoscia della liberazione e il ritorno alla vita: 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale» si concentrano sul dolore dei sopravvissuti e sulla sfida di ricostruire delle vite in pezzi. Circa 189.000 sopravvissuti vivono in Israele oggi e secondo la loro organizzazione previdenziale quasi uno su quattro ha problemi finanziari, nonostante l'assistenza del governo.

Iran paragonato alla Germania nazista
Alla cerimonia di apertura delle commemorazioni dei sei milioni di vittime dell'Olocausto ieri sera, il premier Benjamin Netanyahu è tornato a paragonare il nemico di sempre, l'Iran, alla Germania nazista. «Cosi come i nazisti cercarono di cancellare la civiltà e di imporre una razza padrona a governare il mondo ... facendo sparire il popolo ebraico, oggi l'Iran cerca di controllare la regione di espandersi al di fuori e di distruggere lo Stato ebraico».

Historia magistra vitae? Qualche dubbio
Lanciando un allarme contro i «regimi tirannici», Netanyahu ha messo in dubbio che il mondo abbia imparato davvero la lezione della Guerra Mondiale. «Il mondo ha davvero imparato qualcosa dalla tragedia incomprensibile, universale ed ebrea del secondo scorso?» ha chiesto. «I governi democratici fecero un errore memorabile prima della Seconda guerra mondiale e noi, insieme a molti nostri vicini, riteniamo che un grave errore si stato compiuto anche ora».