25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
La crisi ucraina

L’Ucraina sta abusando degli aiuti dell’UE

A Bruxelles sorge un numero sempre maggiore di domande relativamente ai volumi degli aiuti richiesti per l’Ucraina. Secondo gli esperti, al momento attuale l’Europa non è nelle condizioni di buttare soldi nel buco nero dell’economia ucraina non trasparente.

A Bruxelles sorge un numero sempre maggiore di domande relativamente ai volumi degli aiuti richiesti per l’Ucraina. Secondo gli esperti, al momento attuale l’Europa non è nelle condizioni di buttare soldi nel buco nero dell’economia ucraina non trasparente.

Giorni fa si è appreso che l’Europa ha promesso all’Ucraina due miliardi di dollari perché essa possa pagare i debiti per il metano russo consumato – due miliardi in aggiunta a tre miliardi già concessi in precedenza. Come si evince dalle dichiarazioni delle autorità ucraine, questi soldi sono destinati a fungere da garanzia in caso di eventuali rischi che si producono quotidianamente nell’attuale realtà politica ucraina.

L’Ue concede malvolentieri questi due miliardi. I funzionari europei sono scioccati per la posizione di Kiev che chiede sempre più soldi al Vecchio Mondo. Sembra che abbiamo abboccato all’amo! – 'una povera piccola Ucraina', – dicono i diplomatici europei. La situazione in cui le esportazioni dall’Ucraina sia verso l’Ue che verso la Russia risultano a dazio zero, illustra con evidenza la tesi che gli oligarchi ucraini stanno scremando sia «i nostri» che «quelli di fuori». Si è arrivati alle denunce da parte delle aziende europee contro la concorrenza sleale da parte di imprenditori ucraini. Di conseguenza l’Ue ricorda sempre più spesso la necessità di difendere i suoi interessi,- dice Grigory Trofimchuk, primo vice presidente del Centro di modellazione dello sviluppo strategico:

Sono convinto che l’Occidente ha già deciso l’entità della somma da concedere a Kiev. S’indicano diverse cifre, ma l’Ucraina non riceverà più del minimo poiché Kiev non ha dimostrato la volontà politica di riforme sistemiche. In tal modo l’Ucraina continuerà ad elemosinare denaro all’Europa. Il che preoccupa sempre di più l’Occidente, dato che in Europa tutto si basa sui trasparenti rapporti d’affari. Di qui la sua tendenza ad abbandonare sempre di più la concreta problematica finanziaria nei discorsi sull’Ucraina.

Gli aiuti finanziari, per quanto siano consistenti, che vengono forniti agli ucraini sempre non bastano, dice stupita l’Europa. Anzi, risulta estremamente difficile controllare il passaggio e la distribuzione dei flussi finanziari. È chiaro che una parte degli aiuti europei finisce nelle tasche di corrotti di alto rango ucraini. Si sta discutendo solo di quale parte si tratta – minore o maggiore. Va riconosciuto che per un po’ di tempo Bruxelles ci si rassegnava poiché si poneva lo scopo di far entrare l’Ucraina nella sua orbita. Ora la situazione è diversa, - ritiene Vasily Koltashov, dirigente del Centro di studi economici presso l’Istituto di studi sulla globalizzazione e i movimenti sociali:

Gli europei hanno avuto paura di perdere completamente l’Ucraina. Di qui la decisione dell’Ue di fare delle concessioni ed agevolazioni senza precedenti per i fornitori ucraini. In generale non è un passo caratteristico di Bruxelles. Negli ultimi cinque anni essa ha spolpato il sud dell’eurozona, ha posto delle rigidissime esigenze di fronte ai paesi dell’Europa Orientale. Intanto l’Ucraina ha avuto il libero accesso all’euromercato anche se ciò non ha compensato le perdite derivanti dalle esportazioni verso la Russia. Ora che a Bruxelles sembra che il sistema politico in Ucraina si sia stabilizzato, che ragione c’è di concedere delle ulteriori concessioni ed agevolazioni a Kiev. Bruxelles è pronta a recuperare un massimo dall’Ucraina.

Secondo Vladimir Zharikhin, vice direttore dell’Istituto di studi sui paesi della CSI, oggigiorno l’Unione Europea si è trovata al posto della Russia che aveva finanziato l’economia ucraina per molti anni senza avere particolari vantaggi per sé, anzi ora è costretta a giustificarsi. In ogni caso l’Europa deve pensare ad un simile esito per non fare definitivamente una figuraccia.

L’Ue ammette che l’Ucraina ha abusato della generosità dell’Unione Europea nella sua decisione di esentare dai dazi doganali le importazioni ucraine e di sponsare le forniture di metano russo. Ora Bruxelles deve escogitare un modo per recuperare la situazione con perdite minime per la propria economia, ancora in crisi, e per la propria reputazione. A quanto pare, recuperare la propria reputazione sarà un’impresa particolarmente ardua.