25 aprile 2024
Aggiornato 09:00
La crisi Ucraina

Inverno al caldo per gli europei, Kiev pagherà il gas grazie ai loro soldi

La Russia, l’Unione Europea e l’Ucraina hanno raggiunto l’accordo sulla ripresa della fornitura del gas per i consumatori ucraini e sulle garanzie del transito verso i paesi dell’UE.

La Russia, l’Unione Europea e l’Ucraina hanno raggiunto l’accordo sulla ripresa della fornitura del gas per i consumatori ucraini e sulle garanzie del transito verso i paesi dell’Ue.

Le parti sono riuscite ad addivenire all’accordo dopo che l’Ucraina e l’Ue hanno concordato le fonti di pagamento dei debiti per il gas e dopo che la Russia ha ricevuto le garanzie che Kiev dispone dei fondi dichiarati. L’assenza di queste garanzie non ha permesso alle parti di accordarsi durante la precedente tornata di trattative, svoltasi il 21 ottobre. Conformemente agli accordi raggiunti l’Ucraina comincerà a ricevere il gas russo, dopo una pausa durata oltre quattro mesi, in cambio di un pagamento parziale dei debiti.

Bisogna dire che in realtà il debito dell’Ucraina per il gas russo ammonta ad oltre 5 miliardi di dollari. Tuttavia Kiev di questa somma riconosce meno della metà, circa due miliardi. Il verdetto in merito a questa controversia deve essere emesso dall’Arbitrato di Stoccolma. Nei prossimi giorni l’Ucraina ha promesso di pagare un debito di circa un miliardo e mezzo di dollari. Entro la fine dell’anno Gazprom conta di ricevere in complesso dalla Naftogaz ucraina un po’ più di tre miliardi.

Ciò è comunque meglio che niente, ritengono gli esperti. Anche se i rischi rimangono. La questione della concessione dell’aiuto all’Ucraina rimane priva di concretezza, è sospesa nell’aria. Per quanto riguarda il pagamento da parte dell’Ucraina della prima tranche di debiti sul gas non ci sono domande, ma quando verrà il momento di pagare la seconda tranche, l’Ucraina potrebbe non disporre di questo denaro. Intanto gli europei hanno preferito non fare promesse precise in merito, rileva Evghenij Ko¸okhin, professore dell’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca:

Durante l’analisi di questo documento bisogna considerare il fatto che l’Eurocommissione lo ha firmato in qualità di intermediario, ossia gli obblighi sono stati assunti solo dalla Russia e dall’Ucraina. L’assenza di garanzie finanziarie europee fissate in documenti costituisce un fattore assai rilevante della realizzazione dell’accordo firmato. L’Ucraina deve ricevere due tranche prima dell’inizio del nuovo anno. Ma il punto è per che cosa Kiev userà questo denaro: per il pagamento dei debiti o per altre cose?

Secondo l’opinione degli analisti, la posizione dell’Europa è al massimo chiara, e cioè non vuole assumersi la responsabilità per i rapporti tra Russia ed Ucraina nella sfera del gas. Gli europei non si lasceranno guidare da Kiev e non accetteranno di acquistare il gas sul confine russo-ucraino e poi rivenderlo all’Ucraina. Hanno ricevuto, infatti, anche senza questo ciò che volevano, dice Valerij Vajsberg, direttore del dipartimento analitico della compagnia di investimento REGhION:

L’Europa può essere tranquilla. Voleva ottenere garanzie sulla fornitura ininterrotta del gas verso il proprio territorio ed ha raggiunto questo fine. Gazprom voleva ottenere il denaro. Anche il suo obiettivo è stato in parte raggunto, in quanto è stato concordato il programma dei pagamenti a titolo di estinzione del debito. A Gazprom è stata di fatto garantita l’estinzione dei debiti per il gas partendo dal prezzo di 268 dollari. Questo prezzo non tiene conto del dazio di esportazione. Anche se Gazprom ha già pagato questo dazio all’erario della Russia. Nell’attuale fase questa questione è stata messa tra parentesi. Le parti vi ritorneranno ancora. Ma per il momento risulta che Gazprom ha concesso all’Ucraina un credito pari alla somma dei dazi di esportazione.

Secondo l’opinione degli esperti, la Russia nel corso di questo difficile negoziato, ha dato prova di un approccio pragmatico ed ha manifestato il rispetto verso i suoi partner stranieri. Il problema è, però, che alcuni partner non hanno mantenuto in precedenza le proprie promesse. Mosca non è pienamente convinta della loro affidabilità. Negli ultimi tempi nei rapporti internazionali mancano tanto ferme garanzie che potrebbero contribuire al rafforzamento della fiducia.