25 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Mosca risponde agli Usa

Lavrov: la tregua in Ucraina fa bene a tutti

La Russia valuta la tregua in atto in Ucraina come "un processo positivo". Lo ha detto ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, avanzando inoltre la speranza che il buonsenso prevalga e che la diplomazia internazionale torni a essere ben disposta verso Mosca.

MOSCA - La Russia valuta la tregua in atto da poco più di un mese in Ucraina come «un processo positivo». Lo ha detto ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, avanzando inoltre la speranza che il buonsenso prevalga all'Ovest e che i canali di comunicazione saranno ripristinati. «Spero che il buonsenso prevarrà. Noi siamo persone pazienti. Siamo fiduciosi, ai fini del ripristino dei canali di comunicazione. Saremo pronti (a tale ripristino) nel momento in cui una simile comprensione prevarrà nei nostri partner occidentali», ha detto il capo della diplomazia russa incontrando l'omologo venezuelano Rafael Ramirez.

LAVROV: SERVE BUON SENSO - Il ministro ha sottolineato che la congiuntura internazionale lo richiede: dalle minacce terroristiche, particolarmente dallo Stato islamico, oltre ai «problemi con Ebola e con le malattie in generale, nonché la questione dell'energia, la sicurezza alimentare, la proliferazione delle armi di distruzione di massa. Sembra che alcune persone in Occidente, una minoranza che si impone al resto degli Stati, è pronta a sacrificare tutte queste sfide comuni per la comunità internazionale» ha aggiunto. Le relazioni tra Russia e Occidente sono peggiorate a causa della situazione in Ucraina. Alla fine di luglio, l'Unione europea e gli Stati Uniti hanno colpito con le sanzioni interi settori dell'economia russa, tra cui quello bancario, la difesa e l'energia.

L'ISIS? GLI USA VOGLIONO SPODESTARE IL REGIME SIRIANO - La Russia valuta come "positivo" cambio di linea internazionale sui jihadistri dell'Isis. Lo ha detto ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, aggiungendo poi «i nostri partner occidentali hanno capito che non puoi sacrificare gli interessi della comunità mondiale al fine di rovesciare un regime». Tuttavia Lavrov non risparmia una stoccata agli Stati Uniti: Mosca spera che la lotta contro il terrorismo internazionale non nasconda tentativi di cambio di regime in Siria. "Crediamo che qualsiasi azione intrapresa per combattere questo cosiddetto Stato islamico, proprio come qualsiasi altra struttura terroristica, si fonda su una solida base del diritto internazionale, soprattutto con il consenso delle autorità legittime degli Stati sul cui territorio esiste una minaccia terroristica", ha detto Lavrov.