19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Putin contro Obama

Mosca: l'UE si stacchi dagli USA

Secondo la Russia, la normalizzazione dei rapporti con Unione europea è possibile, a patto, però, che la linea politica sia indipendente da quella degli Stati Uniti di Obama. Le sanzioni hanno incrinato i rapporti, ma ancora non si è giunti ad un punto di non ritorno: miglioramenti in vista dell'arrivo di Putin a Roma.

MOSCA - Il direttore del dipartimento di cooperazione paneuropea del Ministero degli esteri, Ivan Soltanovsky, crede che la normalizzazione delle relazioni tra Russia e Unione europea è ancora possibile, ma l'Europa deve parlare essere indipendente, deve portare avanti la propria linea politica. Una linea politica che, evidentemente, secondo il pensiero di Soltanovsky, non dovrebbe essere influenzata da quella degli Stati Uniti di Obama. «Le sanzioni hanno certamente causato gravi danni alle nostre relazioni, ma, secondo le parole del ministro degli Esteri Sergej Lavrov, il punto di non ritorno nelle nostre relazioni con l'Unione europea non è stato raggiunto», ha affermato a margine della conferenza internazionale del Consiglio affari esteri a Mosca.

MIGLIORAMENTI IN VISTA - Sembra - dalle dichiarazioni del direttore del dipartimento di cooperazione paneuropea del Ministero degli esteri russo - che ci sia un bagliore di miglioramento nelle relazioni. Da quanto scrive il quotidiano russo Kommersant, sembrerebbe che l'Unione Europea sarebbe pronta a ridurre le sanzioni contro la Russia, e anticipa: sta per iniziare un «processo di minimizzazione» delle misure contro Mosca, varate a causa della crisi ucraina. Da Bruxelles i messaggi sembrano chiari: «Tutti vogliono che le acque si calmino, e se il processo andrà avanti in maniera positiva, ci sarà un allentamento delle sanzioni».

L'EU SIA INDIPENDENTE - A guastare il clima positivo sono stati alcuni avvenimenti degli ultimi giorni, primo fra tutti il sequestro dei beni posseduti in Italia da Arkady Rotenberg, il magnate russo considerato molto vicino a Vladimir Putin, sulla base delle sanzioni previste dall'Unione europea, come rivelato dal Corriere della Sera. Si confida nella visita di metà ottobre di Vladimir Putin a Roma, che potrebbe riattivare il dialogo con l'Europa al più alto livello. Da Mosca Soltanovsky aggiunge: «Le condizioni per la normalizzazione delle relazioni ci sono, ma l'Europa ha bisogno di parlare con la sua voce, e per ora non lo vediamo».