Europarlamento: deputati a rischio bocciatura
Il neopresidente eletto, Jean-Claude Juncker, ha presentato oggi a Bruxelles i suoi parlamentari. Ma non tutti i commissari designati sembrano avere le stesse chance di passare il severissimo esame del Parlamento europeo, previsto per il 21 o 22 ottobre a Strasburgo. Tra gli altri, sono a rischio bocciatura Navracisics, Hill, Hogan e Bratusek.
BRUXELLES - Nella nuova Commissione europea che il presidente eletto, Jean-Claude Juncker, ha presentato oggi a Bruxelles, non tutti i commissari designati sembrano avere le stesse chance di passare il severissimo esame del Parlamento europeo, prima del suo voto di fiducia, previsto per il 21 o 22 ottobre a Strasburgo. E per alcuni di loro già si parla di audizioni a rischio.
La fusione dei portafogli del Clima e dell'Energia, affidati al commissario designato Miguel Arias Cañete (Ppe) non piace affatto a molti eurodeputati della commissione Ambiente e ai Verdi, ed è probabile che durante le audizioni lo spagnolo, ex ministro dell'Agricoltura, venga attaccato con particolare veemenza. Anche per via di certe sue dichiarazioni maschiliste, e per il fatto che ha avuto fino a poco tempo fa solidi interessi personali in una società del settore del petrolifero (ciò che è già stato denunciato dalla Ong «Corporate Observatory» oggi a Bruxelles).
NAVRACSICS A RISCHIO - Al commissario ungherese Tibor Navracsics, inviato dal controverso premier Viktor Orban di Fidesz (partito nazionalista di destra ma affiliato al Ppe), Juncker ha affidato il portafogli Istruzione, Cultura, Giovani e Cittadinanza. Posto che non è un portafogli importante (l'Ue non ha competenze forti in questi settori), è facile prevedere che Navracsics sarà attaccato duramente dagli europarlamentari per la sua provenienza da un governo autoritario che limita la libertà di stampa e cerca di mettere sotto controllo la Giustizia e gli altri organismi indipendenti nel suo paese.
IN FORSE ANCHE HILL, HOGAN E BRATUSEK - Altro problema potrebbe sorgere con l'attribuzione al conservatore britannico Hill dei Servizi finanziari (compresa la responsabilità dell'Unione bancaria su cui comunque vigilerà la Bce con i pieni poteri di autorità indipendente). Londra sui servizi finanziari ha interessi spesso contrastanti rispetto a quelli dell'Ue e dell'Eurozona (e basta citare l'opposizione radicale della City alla tassa sulle transazioni finanziarie, oggetto di una cooperazione rafforzata). Anche qui, non è detto che il commissario designato passi l'esame del Parlamento europeo.
Altri commissari designati che potrebbero avere qualche problema sono l'irlandese Phil Hogan (Agricoltura), per via di uno scandalo recentissimo in cui è accusato di essere coinvolto, e la slovena Alenka Bratusek (Vicepresidente all'Unione dell'energia), da poco dimessasi da primo ministro, che dopo aver perso le elezioni non ha il sostegno del nuovo governo di Lubljana, e che si è praticamente autocandidata a commissario quando era ancora in carica.
LE ONG AMBIENTALISTE SONO INSODDISFATTE - Le Ong ambientaliste, infine, che hanno un'influenza notevole sul molti eurodeputati, sembrano poco soddisfatte dalla scelta di Juncker di affidare l'Ambiente al maltese Karmenu Vella, insieme alla Pesca e agli Affari marittimi. Vella non solo viene dallo Stato membro più piccolo, ma non certo ha peso politico comparabile alla maggior parte dei suoi colleghi (è ministro del Turismo), e sembra indicare un «downgrading» del suo portafogli, che aveva già subito l'amputazione dell'azione per il Clima nell'ultima Commissione, e che ora si ritroverà ad ancora avere due competenze in meno: quella per i rifiuti di origine alimentare, e quella per i prodotti chimici biocidi, che passeranno al Direzione generale Salute e Consumatori.
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