Mosca a Bruxelles: cooperazione a rischio
Le nuove sanzioni approvate dell'Unione Europea contro i responsabili dei servizi segreti russi coinvolti nella crisi ucraina rischiano di mettere fine ad ogni cooperazione bilaterale in materia di sicurezza: lo ha annunciato il Ministero degli Esteri russo.
MOSCA - Le nuove sanzioni approvate dell'Unione Europea contro i responsabili dei servizi segreti russi coinvolti nella crisi ucraina rischiano di mettere fine ad ogni cooperazione bilaterale in materia di sicurezza: lo ha annunciato il Ministero degli Esteri russo.
«L'allargamento della lista di sanzioni costituisce una testimonianza diretta della scelta europea di rivedere la cooperazione con la Russia in materia di sicurezza internazionale e regionale», si legge nel comunicato del Ministero, che definisce la decisione «irresponsabile e che sarà accolta con entusiasmo dai sostenitori del terrorismo internazionale».
Nella nuova «lista nera» dell'Ue - che comprende 15 individui e 18 entità sottoposte al congelamento dei beni e al divieto di visto - vi sono il capo deFsb, Nikolay Botnikov, il responsabile dei servizi segreti Mikhail Fradkov, e il presidente ceceno Ramzan Kadyrov; tra le entità figurano numerose aziende con sede in Crimea.