19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Cina | Anniversari

Piazza Tiananmen «occupata» da personale di sicurezza cinese

In occasione del 25esimo anniversario del massacro di centinaia di persone che protestavano contro il regime comunista. I giornalisti stranieri sono stati allontanati dalla piazza, mentre passanti e curiosi sono stati perquisiti e obbligati a esibire i documenti.

PECHINO - Personale di sicurezza cinese ha «inondato» Piazza Tiananmen a Pechino, in occasione del 25esimo anniversario del massacro di centinaia di persone che protestavano contro il regime comunista. I giornalisti stranieri sono stati allontanati dalla piazza, mentre passanti e curiosi sono stati perquisiti e obbligati a esibire i documenti.

BLOCCATE ANCHE LE RICERCHE SU GOOGLE - Nelle recenti settimane, le autorità hanno arrestato decine di attivisti per assicurarsi il loro silenzio in concomitanza con l'anniversario. I manifestanti nel 1989 rivendicavano riforme politiche, ma dopo sei settimane di proteste fu ordinata la repressione che si concluse con il massacro di centinaia di persone. Le autorità classificano le proteste del 1989 come rivolte contro-rivoluzionarie e non organizzano memoriali in ricordo delle vittime. A Hong Kong, comunque, migliaia di persone dovrebbero partecipare a un corteo commemorativo; ricorderanno il massacro di piazza Tiananmen anche gruppi di attivisti a Taiwan. Nelle settimane precedenti l'anniversario, le autorità cinesi hanno arrestato avvocati, giornalisti e attivisti. Amnesty International ha denunciato che 66 persone sono state arrestate, interrogate o risultano disperse. Bloccate anche le ricerche su internet inerenti il massacro del 1989, limitato l'accesso a Google.

KERRY: LIBERARE I PRIGIONIERI POLITICI - «Invitiamo la Cina a liberare coloro che sono stati arrestati in occasione dell'anniversario del 4 giugno, e difendere il proprio impegno internazionale a tutelare le libertà fondamentali di tutti i suoi cittadini». Sono le parole del segretario di Stato americano John Kerry, nel venticinquesimo anniversario delle proteste di piazza Tienanmen, avvenute il 3 e il 4 giugno del 1989 e represse nel sangue dalle autorità di Pechino. Con un pensiero rivolto alle vittime (che le associazioni umanitarie hanno calcolato in diverse centinaia di morti), Kerry ha detto che «gli Stati Uniti e la comunità internazionale commemorano [...] il pesante prezzo pagato da coloro che hanno avuto l'ardire di sfidare la violenza, alla ricerca della libertà di esprimere le proprie opinioni».