28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Secondo il Weekly Standard, Biden potrebbe essere silurato

Un altro vice per Obama? Il dubbio scuote i democratici

Il presidente degli Stati Uniti ha ancora tre settimane - il tempo che manca alla Convention di Charlotte - per decidere chi completerà il ticket democratico in corsa per i prossimi quattro anni alla Casa Bianca. Ed è possibile che il binomio Obama-Biden sia destinato a non ripetersi. Sondaggio: Obama bocciato su economia e immigrazione

NEW YORK - Un altro vice per Barack Obama? E' la domanda che circola da tempo negli ambienti democratici, secondo il Weekly Standard, magazine neocon.
Il presidente degli Stati Uniti ha ancora tre settimane - il tempo che manca alla Convention di Charlotte - per decidere chi completerà il ticket democratico in corsa per i prossimi quattro anni alla Casa Bianca. Ed è possibile che il binomio Obama-Biden sia destinato a non ripetersi.

La formalizzazione della nomination democratica avverrà nella città del North Carolina tra il 3 e il 6 settembre e le indiscrezioni su una possibile uscita di scena di Biden aumentano, viste anche - secondo il magazine - le sue continue gaffe. «Vi rimetteranno in catene» è stato il commento di Biden sull'eventuale vittoria dei repubblicani durante il tour elettorale, giudicato «razzista». Un commento «che non aiuta», ha dichiarato una fonte interna al partito, a sottolineare il momento difficile vissuto da Biden, al centro delle polemiche, in settimana, anche per aver messo in dubbio i valori del candidato repubblicano alla vicepresidenza, Paul Ryan, citando il suo defunto padre. La scorsa settimana, il vice di Obama si era preso una settimana di vacanza, trascorrendo la maggior parte del tempo al mare, lontano dalla campagna elettorale e dalle polemiche.
La bocciatura di Biden sarebbe clamorosa, perché «nessun vicepresidente in carica è stato escluso dal ticket dal 1944, quando Henry Wallace fu rimosso alla Convention nazionale in favore del senatore Harry Truman, divenuto poi presidente meno di tre mesi dopo, per la morte di Franklin D. Roosevelt» fa sapere il network radiofonico Npr.
Il momento più adatto per l'annuncio dell'esclusione dal ticket democratico di Biden potrebbe essere intorno al 24 agosto, alla vigilia della Convention repubblicana di Tampa, anche per dare il tempo a Hillary Clinton, la favorita per rimpiazzarlo, di rassegnare le dimissioni da segretario di Stato.

Carney: Biden sarà vice, non chiederei consigli a McCain - John McCain? Non mi sembra possa dare consigli sulla scelta del vicepresidente. Se l'è cavata con una battuta Jay Carney, portavoce della Casa Bianca, sulle indiscrezioni circa il possibile siluramento di Joe Biden. Un accantonamento 'suggerito' da molti rivali repubblicani, tra cui il candidato di quattro anni fa, per le gaffe compiute in campagna elettorale dall'attuale vicepresidente.
«Nonostante lo apprezzi e abbia grande ammirazione e rispetto per il senatore John McCain (che ha proposto la segretaria di Stato, Hillary Clinton, ndr) con cui sono in contatto da molto tempo...non andrei da lui a chiedere un consiglio sul vicepresidente» ha detto Carney, riferendosi naturalmente alla controversa scelta di Sarah Palin effettuata da McCain alle elezioni del 2008. E per allontanare qualsiasi dubbio su chi sarà scelto alla Convention di Charlotte per completare con il presidente Barack Obama il ticket democratico, Carney ha detto ai giornalisti: «Sì, sarà lui. E' stato deciso tanto tempo fa».

Sondaggio: Obama bocciato su economia e immigrazione - Gli americani continuano a bocciare Barack Obama sull'economia. Secondo l'ultimo sondaggio di Gallup, rilasciato oggi, il 60 per cento degli intervistati non approva l'operato del presidente degli Stati Uniti. In particolare, il 64 per cento disapprova il modo di affrontare il deficit federale e il 58 per cento giudica insufficienti le misure per creare nuovi posti di lavoro.
Anche su altre tematiche, riporta Politico, non sembra che Obama raccolga molti estimatori: sull'immigrazione, il 54 per cento degli elettori boccia le sue scelte, mentre il 38 per cento le promuove. Da sottolineare che questa settimana è entrato in vigore il provvedimento per la regolarizzazione dei giovani immigrati. Al contrario, il presidente è promosso per il suo modo di affrontare terrorismo (58%), istruzione (49%) e politica estera (48%).