19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
USA 2012 | Primarie repubblicane

Colorado e Minnesota, Romney cerca il colpo da KO

I sondaggi non sembrano dare molto spazio alle speranze di un recupero di Gingrich, mentre confermano Romney candidato di punta. Intanto il presidente Obama gode per la prima volta nei sondaggi di un netto vantaggio sul suo avversario repubblicano Mitt Romney

NEW YORK - Chiuso il capitolo Nevada, la battaglia elettorale repubblicana si sposta in Colorado e Minnesota, dove si tengono domani i caucus (poiché si tratta di riunioni e non di veri e propri voti, si comincerà attorno alle 19 ora locale, notte fonda in Italia e i risultati arriveranno molto più tardi, dopo almeno un paio d'ore di discussioni). Caucus aperti anche in Maine, dove però si va avanti a votare fino a sabato, quando arriveranno i risultati.
L'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney, galvanizzato dalle sonore vittorie in Florida e Nevada, cercherà di allungare ulteriormente il passo, mentre l'ex presidente della Camera Newt Gingrich sarà obbligato a mettere a segno una performance convincente, capace di allontanare definitivamente i dubbi sull'opportunità della sua corsa elettorale (in particolare, dovrà convincere i grandi finanziatori di avere muscoli abbastanza forti da reggere la pressione dei prossimi mesi).

I sondaggi non sembrano dare molto spazio alle speranze di un recupero di Gingrich, mentre confermano Romney candidato di punta. La media nazionale da l'ex governatore avanti di 6 punti su Gingrich (lontanissimo Santorum e Paul, relegati da tempo al ruolo di comprimari), mentre per Abc News e Gallup i margini di vantaggio sono ancora più significativi (rispettivamente +14 e +11 punti). Romney, dicono gli osservatori, cerca il colpo del KO e vorrebbe mettere un'ipoteca sulla nomination repubblicana ancora prima del Super Tuesday, il 6 marzo, quando si andrà al voto in undici stati.
Al momento non sembra probabile che incontri grandi ostacoli e Romney lo sa benissimo: già nel discorso post-vittoria in Nevada ha «risparmiato» gli avversari, concentrando i suoi attacchi contro il presidente Barack Obama, come se la nomination fosse già una pratica archiviata. Anche in questo caso i sondaggi gli danno ragione: in un ipotetico scontro contro Obama, Romney sembra essere quello con maggiori chance di vittoria (Obama è avanti solo del 4 per cento, mentre stacca Gingrich dell'11,2, Santorum dell'8,6 e Paul del 6,2).

Obama consolida il suo vantaggio su Romney - Rafforzato dall'ottimismo degli ultimi dati sull'economia e sull'occupazione, il presidente Obama gode per la prima volta nei sondaggi di un netto vantaggio sul suo avversario repubblicano Mitt Romney in un ipotetico duello per la Casa Bianca. Secondo l'ultimo sondaggio per il Washington Post, l'ex governatore del Massachusetts, pur rinsaldando la sua posizione di favorito nella corsa alla nomination repubblicana, patisce una generalizzata insoddisfazione dell'elettorato più conservatore.
La chiave del successo - spiega il Wp - sarà nel modo in cui gli americani intenderanno il voto: se si tratterà di giudicare l'operato di Barack Obama, i suoi meriti o demeriti nel corso del primo mandato, allora la corsa del Presidente sarà in salita. Se invece il voto verrà inteso come un confronto tra Obama e Romney, allora l'orizzonte per il Presidente sarà più luminoso.
La popolarità di Obama raggiunge oggi il 50%, la percentuale più alta dai giorni dell'assassinio di Osama bin Laden. Non apprezza l'operato del presidente il 46% degli americani. Fra gli elettori registrati, il 49% ritiene che Obama meriti un secondo mandato, esattamente identica la percentuale dei contrari.
Nel confronto con i suoi avversari invece, Obama conduce su Romeny 52 a 43 fra tutti gli americani; leggermente più esiguo, ma sempre netto, il margine di vantaggio fra gli elettori registrati, 51 a 45. Se il candidato repubblicano dovesse essere Newt Gringrich il vantaggio di Obama sarebbe di 15 punti percentuali.