19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Nuove polemiche per la campagna pubblicitaria «Unhate»

Benetton, la Casa Bianca disapprova l'uso pubblicitario dell'immagine di Obama

La campagna in Italia ha provocato un putiferio per l'immagine, ieri sera ritirata, di un bacio fra il Papa e un imam. Vaticano: Azioni legali contro la circolazione dello spot Benetton. Al Azhar: «una pubblicità assurda». Contri (Pubblicità Progresso): La campagna Unhate nuoce al settore

WASHINGTON - La Casa Bianca disapprova l'uso a fini commerciali dell'immagine del presidente Obama, ha detto un portavoce oggi in riferimento alla campagna pubblicitaria «Unhate» di Benetton che tra gli altri si serve di fotografie del presidente americano.
«Da tempo la Casa Bianca ha la politica di disapprovare l'uso del nome e dell'immagine del presidente per motivi commerciali» ha detto il portavoce Eric Schultz.

Vaticano: Azioni legali contro la circolazione dello spot Benetton - La segreteria di Stato vaticana ha incaricato i propri legali di intraprendere, in Italia e all'estero, le opportune azioni al fine di impedire la circolazione, anche attraverso i mass media, del fotomontaggio, realizzato nell'ambito della campagna pubblicitaria Benetton, nel quale appare l'immagine del Santo Padre con modalità, tipicamente commerciali, ritenute lesive non soltanto della dignità del Papa e della Chiesa Cattolica, ma anche della sensibilità dei credenti. Lo rende noto un comunicato della stessa segreteria di Stato.

Al Azhar: «una pubblicità assurda» - Il fotomontaggio della campagna pubblicitaria di Benetton nel quale papa Benedetto XVI bacia il grande imam della moschea al Azhar del Cairo, Ahmed el Tayyeb, è «irresponsabile e assurda: e' quanto ha dichiarato oggi un consigliere di quest'ultimo al Cairo. Questa pubblicità è «irresponsabile e assurda» ma Al Azhar, la più prestigiosa università dell'islam sunnita, «esita ancora prima di decidere se la questione merita una risposta», ha dichiarato Mahmoud Azab, consigliere del grande imam per il dialogo inter-religioso.
Azab si è chiesto se delle iniziative del genere non sono in fine dei conti «pericolose per i valori universali e per la libertà di espressione come li intendono in Europa».

Contri (Pubblicità Progresso): La campagna Unhate nuoce al settore - «Viviamo in un'epoca in cui i significati vengono troppo facilmente stravolti. E' davvero il colmo che l'ultima trovata di Benetton venga definita da illustri opinionisti «sociale» solo perché propone il non odio». È questo il commento di Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità progresso, in merito alla campagna dal titolo Unhate di Benetton che ha fatto scandalo. A Roma è comparsa una gigantografia di Papa Benedetto XVI che bacia un Imam egiziano e che ha già visto i papaboys insorgere, invitando a boicottare il marchio. A Milano, a campeggiare a piazza Affari e in piazza Duomo sono rispettivamente Merkel che bacia Sarkozy e Obama che abbraccia il leader cinese Hu Jintao.
«Ottimo intento - continua Contri - ancorché inutilmente generico, se fosse proposto dall'Onu, dall'Unicef o da qualsiasi organizzazione umanitaria. Ma qui si tratta di una impresa commerciale che per vendere il proprio marchio e quindi i propri prodotti si prende la licenza di violare norme giuridiche elementari. Perché nessuno può usare l'immagine altrui senza permesso, oltretutto a fini commerciali».