27 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Nove le vittime quattro poliziotti, due civili e tre talebani

Afghanistan, i Talebani attaccano la Nato e l'ambasciata USA

Poco dopo l'inizio degli attacchi, i talebani hanno rivendicato l'azione, condotta con armi leggere e lanciarazzi. Clinton: «Gli USA non si fanno intimidire». Karzai: L'attacco di Kabul «non impedirà la transizione»

KABUL - Almeno sei persone - quattro poliziotti e due civili - sono state uccise e 15 sono state ferite negli attacchi armati sferrati oggi e rivendicati dai talebani contro il quartier generale della Nato e l'ambasciata americana, in pieno centro di Kabul. Lo ha reso noto una fonte del ministero dell'Interno afgano riferendo anche di tre terroristi uccisi. Un precedente bilancio era di tre morti: un agente afgano e due terroristi.
Poco dopo l'inizio degli attacchi, i talebani hanno rivendicato l'azione, condotta con armi leggere e lanciarazzi in una zona che ospita anche la sede diplomatica dell'Italia, che non è rimasta coinvolta, e di altri Paesi occidentali. «Stiamo conducendo un imponente attacco suicida contro gli uffici dei servizi segreti stranieri e afgani», ha scritto in un Sms inviato alla France Presse Zabiullah Mujahid, portavoce dei talebani.
Secondo fonti del ministero dell'Interno a Kabul, riprese dal Guardian online, due militanti, che hanno partecipato all'attacco, sarebbero ancora asserragliati in un edificio nelle vicinanze della sede diplomatica Usa che al momento è circondato dalle forze di sicurezza afgane: delle esplosioni si odono ancora nella zona.

Attacchi talebani anche a periferia Kabul: 4 morti - I talebani oggi hanno attaccato anche alla periferia di Kabul, non solo nel centro della città. In particolare due di loro hanno preso di mira due caserme della polizia ad ovest della capitale afgana, ad alcuni chilometri dal centro città. Abbattuti dalla polizia, sono esplosi, uccidendo un agente e ferendo quattro persone, tre civili e un poliziotto, ha fatto sapere la polizia di Kabul. Anche un terzo kamikaze, che aveva addosso una cintura di sette chili di esplosivo, è stato ucciso dalla polizia sulla strada che porta all'aeroporto di Kabul, ha aggiunto la polizia.

Clinton: «Gli USA non si fanno intimidire dagli attacchi» - «Gli americani non si faranno mettere in soggezione e porteranno avanti il loro impegno in Afghanistan». Lo ha detto il segretario di Stato americano Hillary Clinton, dopo la conferma degli attentati di questa mattina a Kabul contro il quartier generale della Nato e la sede dell'ambasciata americana. «I civili che prestano servizio in Afghanistan non si faranno intimidire da questo attacco codardo», ha aggiusto Clinton, confermando che non ci sono state vittime tra gli americani. Il dipartimento di Stato americano«sta seguendo l'evolversi della situazione da vicino», ha concluso Clinton.

Karzai: L'attacco di Kabul «non impedirà la transizione» - Gli attacchi lanciati oggi da kamikaze talebani in pieno centro di Kabul non impediranno la «transizione», il processo con il quale la Nato trasferirà, entro la fine del 2014, la responsabilità della sicurezza alle forze afgane. Lo ha dichiarato il presidente afgano Hamid Karzai dopo l'attacco talebano contro il quartier generale della Nato nella capitale afgana costato la vita a due militanti e ad un agente della polizia. «Il nemico fa tutto quello che può per frenare questo processo di transizione», ha deplorato il capo dello Stato in un comunicato.

La Farnesina in contatto con l'ambasciata - Non appena appreso dell'attacco talebano in corso nel quartiere che ospita la maggior parte delle ambasciate, l'Unità di Crisi e la Farnesina hanno contattato la sede diplomatica italiana per avere notizie sulla situazione.
Anche l'ambasciata italiana si trova nell'area presa di mira dagli assalitori, anche se la sua sede - stando a fonti diplomatiche - non sarebbe per il momento direttamente coinvolta.
Sono comunque costanti le comunicazioni fra il ministero e la rappresentanza di Kabul per seguire l'evolversi della vicenda.

Intanto gli USA pensano a un drastico taglio dei fondi per le forze afgane - Il Pentagono sta pensando di ridurre di oltre il 50 per cento i fondi destinati all'assistenza del nuovo esercito e delle forze di polizia afgane entro i prossimi tre anni, passando da 13 a 6 miliardi di dollari nel 2014, anno indicato come termine ultimo per il ritiro delle truppe combattenti dall'Afghanistan. La Casa Bianca, riferisce il Los Angeles Times, ha fatto sapere al dipartimento della Difesa di ritenere insostenibile tale spesa e i vertici del Pentagono si sono subito messi al lavoro per studiare un piano per i tagli.
Secondo quanto riferito da fonti ufficiali della Casa Bianca, il nuovo approccio, che prevede tra l'altro la riduzione della spesa per equipaggiamenti, aria condizionata e strumentazione radio, permetterà comunque di fornire «aiuti sufficienti» per proseguire la lotta contro le sacche di resistenza al governo centrale ancora presenti nel paese asiatico.
Negli ultimi sei anni, il Pentagono ha speso più di 39 miliardi di dollari per costruire le nuove forze armate afgane.