27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Crisi libica

Nuovi raid Nato a Tripoli, emissari rais a Mosca

In fiamme due edifici. Lavrov: «Ora parleremo anche con i ribelli»

TRIPOLI - La pressione si accentua sul leader libico Muammar Gheddafi con la Nato che alle prime ore di questa mattina ha compiuto dei nuovi raid su Tripoli. Due edifici sono stati visti in fiamme dopo alcune incursioni aeree intorno alle tre ore locali dei jet dell'Alleanza sulla capitale libica: si tratta di un ufficio dei Servizi di sicurezza interna e del ministero di Ispettorato e controllo popolare, organo di lotta alla corruzione in Libia. I due palazzi sono situati su viale al Jumhuriya, che sorge in pieno centro, non lontano dalla residenza del colonnello a Bab al Aziziya. Secondo il portavoce del governo, Mussa Ibrahim, i leader del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) di Bengasi avrebbero chiesto alla Nato di bombardare la sede del ministero per distruggere le prove di un loro coinvolgimento in degli affari di corruzione.

LAVROV - Intanto oggi, per bocca del suo ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, la Russia ha chiesto agli emissari di Gheddafi a Mosca di applicare «immediatamente» le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla Libia. «La risposta che abbiamo sentito non può essere definita negativa», ha spiegato Lavrov. «Ci hanno detto che a Tripoli sono disposti a prendere in considerazione approcci che si basano sulla 'road map' dell'Unione africana, sono pronti a soddisfare i requisiti della risoluzione 1973», ha aggiunto il capo della diplomazia moscovita. Lavrov ha ribadito l'intenzione di parlare anche con i ribelli libici: una delegazione da Bengasi, ha detto, è attesa a Mosca e la visita è stata rinviata solo «per ragioni tecniche».

Intanto, sempre oggi, è emerso che ci sarebbe stata una nuova defezione dalla cerchia dei fedelissimi del colonnello. Il ministro del Petrolio, Shoukri Ghanem, secondo una fonte vicina a Tunisi, avrebbe «lasciato» tre giorni fa la Libia e si troverebbe in Tunisia. «Shoukri Ghanem risiede attualmente in un hotel a Djerba», ha precisato la fonte.