Osama Bin Laden, nome in codice Geronimo
Il grande guerriero Apache, morto prigioniero, resta un mito positivo
WASHINGTON - E' stata la parola «Geronimo», pronunciata dal capo della Cia Leon Panetta, ad annunciare a Obama e al suo staff che l'operazione contro bin Laden era andata a buon fine. Ma aver scelto il leggendario capo Apache come nome in codice per indicare il terrorista più ricercato del mondo si sta rivelando una gaffe per l'amministrazione democratica. Geronimo infatti, pur essendo stato un fiero nemico della marcia verso il West dei giovani Stati Uniti, è tuttora un mito guerriero positivo, legato al coraggio e al valore dei Pellerossa che difendevano il loro popolo e la loro libertà. Non esattamente l'identikit dell'emiro del terrore.
Non solo: Geronimo, nato nel 1829 come Goyathlay (in lingua Chiricahua), non fu ucciso in guerra, ma si arrese nel 1886 a una spedizione comandata dal capitano Henry Lawton e dal tenente Charles Gatewood. Morì nel 1909 di polmonite a Fort Sill, in Oklahoma, come prigioniero di guerra degli Stati Uniti. Sul letto di morte, Geronimo avrebbe confidato al nipote di rimpiangere la sua decisione di arrendersi. Sulla sua resa circolano diverse ipotesi, inclusa quella di condizioni - non rispettate dal governo americano - sulla sorte del popolo Apache.
Anche per questo, oltre che per le sue brillanti azioni di guerra contro il Messico e gli Stati Uniti, spesso in schiacciante inferiorità numerica, Geronimo resta una leggenda e la Tv americana Cbs oggi sul suo sito ospita un articolo intitolato «Osama bin Laden non è Geronimo». Al suo interno si ricorda che se anche il capo Apache fu un bersaglio difficilissimo per gli Usa (5000 soldati furono mobilitati per catturarlo), e uccise numerosi coloni bianchi civili, azioni all'epoca assimilabili ad atti terroristici, le somiglianze relative finiscono qui: Bin Laden era un assassino di massa, che non voleva difendere la sua terra e predicava la guerra santa contro l'occidente. Senza considerare che Geronimo, da prigioniero, si convertì almeno in parte al cristianesimo.
Non a caso, sul sito di un'altra emittente Tv, la Cnn, sono numerosi i commenti di quanti si dicono «scioccati» e «indignati» per la scelta del «code name». «Sono profondamente scioccato e rattristato», scrive ad esempio Ben Carnes, mentre Jennifer Crow Dog chiede «rispetto per il mio popolo di Indiani americani» perché «ci avete già fatto così tanto male». «Disgusting» è il commento di Pat Wilson, e moltissimi altri parlano di idea «blasfema«e di «insulto».